rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Banchine-omaggio, proroghe obbligate

BRINDISI – Penultima seduta del Comitato portuale di Brindisi prima delle vacanze di Natale, e forse del 2011 salvo sorprese, quella convocata per stamani martedì 13 dicembre dal presidente Iraklis Haralambidis. Il pezzo forte della mattinata (riguardo l’ordine del giorno, almeno) è la gara per “l’affidamento in concessione della gestione del servizio di stazione marittima presso la banchina di Costa Morena Est”. In altre parole, il secondo, veloce passo dopo l’approvazione da parte del Comitato portuale del bilancio di previsione 2012 che prevede per la destinazione di un tratto della nuova banchina di Costa Morena Est alla sosta di grandi navi da crociera la spesa di 1,2 milioni.

BRINDISI – Penultima seduta del Comitato portuale di Brindisi prima delle vacanze di Natale, e forse del 2011 salvo sorprese, quella convocata per stamani martedì 13 dicembre dal presidente Iraklis Haralambidis. Il pezzo forte della mattinata (riguardo l’ordine del giorno, almeno) è la gara per “l’affidamento in concessione della gestione del servizio di stazione marittima presso la banchina di Costa Morena Est”. In altre parole, il secondo, veloce passo dopo l’approvazione da parte del Comitato portuale del bilancio di previsione 2012 che prevede per la destinazione di un tratto della nuova banchina di Costa Morena Est alla sosta di grandi navi da crociera la spesa di 1,2 milioni.

Secondo alcune fonti, si tratterebbe di una concessione decennale, e la “stazione marittima” in questione sarebbe per ora il prefabbricato, altrimenti noto tra gli addetti ai lavori come “la Falegnameria” , che attualmente fa da stazione marittima a Costa Morena Ovest – Punta delle Terrare, da spostare al nuovo sito. Resta da capire come una banchina costruita e pagata sino all’ultimo centesimo con fondi pubblici, incluse le opere di infrastrutturazione in corso, grazie ad un vecchio progetto presentato e fatto approvare a suo tempo dal Consorzio del Porto – Asi prima dell’avvento delle Autorità Portuali, e destinato secondo lo stesso progetto ed il Piano regolatore portuale vigente al traffico merci, possa essere consegnato ad una compagnia privata per farne tutt’altro uso, con lavori di adattamento sempre a carico del pubblico. Con la prospettiva di sbarcare i passeggeri nello scenario delle carboniere Enel ed Edipower, della centrale termoelettrica di quest’ultima società e delle gasiere della Polimeri Europa.

L’impressione netta non è quella di un porto che fa affari, ma di un porto di cui si continuano a regalare pezzi a destra e a manca in cambio di cifre di occupazione irrisorie. Comunque, si dovrà fare una gara di cui però non sono stati ancora chiariti i contenuti fondamentali ai membri del Comitato: un passo comunque obbligato, malgrado esista il famoso protocollo firmato dall’ex presidente Giuseppe Giurgola e dal sindaco Domenico Mennitti con un cartello di primarie società armatrici del settore crociere. Ci sarà una gara anche perché sembra sia pervenuta una richiesta da parte di un terzo incomodo che avrebbe appreso dell’opportunità leggendo i giornali e scompigliando le carte in tavola.

Ora è anche chiaro perché l’Autorità Portuale brindisina non si preoccupa di partecipare agli eventi che contano sulla logistica delle merci, come quello appena concluso in Turchia: sarebbe stata un’ottima occasione per mostrare e offrire spazi di cui altri porti che hanno partecipato non dispongono (Bari incluso), appunto Costa Morena Est. Ma lì bisogna metterci una nave da crociera ogni tanto, che frutterà al porto non si sa quanto. Tutto ciò continua ad essere tollerato dalla politica che fa i suoi convegni sulla logistica mentre altri pensano a piazzare diversamente le aree destinate ai traffici commerciali. Una situazione francamente non commentabile, dicono parecchi operatori. E qualcuno vorrebbe chiamare a Brindisi il governatore  Nichi Vendola e l’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini, per discutere della deriva grave del porto di Brindisi che ancora si finge di non vedere. Forse ciò avverrà in campagna elettorale.

E in pieno clima natalizio cala anche l’annuncio che il 23 dicembre, prossima seduta già programmata del Comitato portuale, l’Authority chiederà il parere per concedere alla società armatrice Fratelli Barretta che opera a Brindisi in regime di monopolio l’ennesima proroga della concessione della banchina di via Thaon de Revel e specchio d’acqua antistante per la base rimorchiatori e servizi annessi. Il problema è che la precendente proroga è scaduta da poco meno di un anno, e che dal gennaio 2011 la Fratelli Barretta occupa il sito sprovvista di concessione, pur avendone fatto richiesta di rinnovo. Nessuno se ne è occupato sino ad oggi, né il vecchio nè il nuovo presidente dell’Autorità portuale (il segretario generale però è sempre lo stesso e dirige ad interim anche il settore demanio). Un anno è passato, nessun ha mai potuto votare contro o a favore della proroga. Il Comitato portuale è di fronte al fatto compiuto, e viene chiamato a ratificare una sorta di sanatoria dall’1 gennaio 2011 sino al 31 dicembre, e poi a concedere all’impresa di rimorchio altri sei mesi di proroga sino al giugno 2012. Così vanno le cose al porto di Brindisi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Banchine-omaggio, proroghe obbligate

BrindisiReport è in caricamento