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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Comitato: bilancio si, segretario no

BRINDISI – La colpa della crisi del porto? Per il presidente Hercules Haralambides è anche colpa della Procura della Repubblica, che indaga sul progetto per il terminal crocieristico e blocca l’investimento. Ed è perfino colpa «dei numerosi voli low-cost da Brindisi per la Grecia». Peccato che di voli low-cost per Corfù e le altre località non ne esistano, almeno in partenza da Brindisi.

BRINDISI – La colpa della crisi del porto? Per il presidente Hercules Haralambides è anche colpa della Procura della Repubblica, che indaga sul progetto per il terminal crocieristico e blocca l’investimento. Ed è perfino colpa «dei numerosi voli low-cost da Brindisi per la Grecia». Peccato che di voli low-cost per Corfù e le altre località non ne esistano, almeno in partenza da Brindisi.

Le affermazioni che BrindisiReport.it ha potuto leggere in anteprima fanno parte della relazione del presidente al rendiconto generale 2012, che finalmente approderà in Comitato portuale il 20 giugno. Dall’ordine del giorno invece sembra scomparire la nomina del nuovo segretario generale: a meno che Haralambides non voglia parlarne al punto 1 (comunicazioni del presidente) nella convocazione inviata ai componenti del Comitato non v’è traccia dell’argomento. Eppure il docente greco, nell’intervista a BrindisiReport.it rilasciata nei giorni scorsi, era stato categorico: «Al prossimo Comitato porterò la nomina del segretario, il bilancio e il progetto di nuova pianta organica». A quanto pare, è sopravvissuto solo il bilancio.

Nella relazione che accompagna il documento contabile, riemergono alcuni punti fermi dell’Haralambides pensiero («Nel 2012 il porto di Brindisi è stato colpito meno dalla crisi rispetto alla media dei porti italiani») e la probabile novità, in luglio, della terza nave della Grimaldi.

A pagina 3 il presidente parla degli inesistenti voli low-cost Brindisi-Grecia (ce ne sono da Roma e Milano, per Corfù, ma nemmeno tutti i giorni, e alcuni partono addirittura da luglio). Il presidente sostiene che «i vantaggi economici del porto di Brindisi sono significativi in termini di tempi di percorrenza e diritti portuali, e in periodi difficili come questo, risparmiare fino ad 800mila euro per nave per anno non può essere ignorato dagli operatori e dai loro azionisti». C’è allora qualcosa che sfugge, visto che nessuno ha finora deciso di approfittare di questa convenienza.

Nel paragrafo dedicato al settore crocieristico, c’è la chiamata in causa della Procura: «Nel 2012 abbiamo avuto 50 approdi, mentre quest’anno il numero è di molto inferiore. La ragione di ciò, mi dicono, è anche l’incertezza per l’esito delle indagini in corso sulla gara per l’affidamento dei servizi indetta lo scorso anno». Gara vinta dall’associazione di imprese Brindisi Cruise Terminal, di cui fanno parte Royal Caribeean e Msc.

Haralambides si spinge oltre, ed è certo della correttezza delle procedure di gara: «La gara è stata indetta in piena ottemperanza delle norme nazionali e comunitarie, e sarei felice di parlare io stesso con gli organi competenti per chiarire qualsiasi dubbio. Spero di poterlo fare presto, perché questa incertezza sta notevolmente indispettendo gli operatori crocieristici, che più di una volta mi hanno comunicato che il loro interesse verso Brindisi si sta esaurendo a causa dell’attesa».

Il presidente impartisce lezioni di marketing turistico al Comune, perché «tutti sappiamo che Brindisi non è una città turistica», e corre in aiuto del sindaco Mimmo Consales: «Sono personalmente più che disponibile ad assistere l’Amministrazione comunale al fine di migliorare i prodotti turistici e nel marketing territoriale. La nostra città è splendida, occorre solo promuoverla e venderla meglio, attraverso la giusta campagna di promozione territoriale». Haralambides non spiega però come intende aiutare il Comune in questo percorso, visto che proprio lui nei propri giorni si era lamentato perché in Autorità portuale mancano esperti in Marketing e Promozione (anche se a noi risulta che una assunzione, proprio con la mansione di addetto al marketing, sia stata effettuata nei mesi scorsi...).

La chiusura del documento è quasi un Sos: «Da parte mia vi è tutta la disponibilità a ripartire, a ricominciare, tutti insieme, a tracciare una nuova rotta che faccia di Brindisi il porto modello del Mediterraneo».

 

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