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Haralambides propone Casilli a segretario

BRINDISI – Il presidente dell’Autorità portuale Hercules Haralambides sente di essere saldo in sella, e ha deciso di giocarsi al prossimo Comitato portuale, fissato per il 18 settembre, anche la nomina del segretario generale. Proporrà l’ex deputato del Ppi, Cosimo Casilli, leccese, nessun incarico alle spalle in ambito portuale.

BRINDISI – Il presidente dell’Autorità portuale Hercules Haralambides sente di essere saldo in sella, e ha deciso di giocarsi al prossimo Comitato portuale, fissato per il 18 settembre, anche la nomina del segretario generale. Proporrà l’ex deputato del Ppi, Cosimo Casilli, leccese, nessun incarico alle spalle in ambito portuale, ma diverse poltrone dirigenziali di nomina politica. Era segretario generale di Pellegrino alla provincia di Lecce, poi con De Masi al Comune di Casarano. Da due mesi lavora in Autorità portuale.

Sul suo nome, che qualcuno dice sia giunto da ambienti imprenditoriali salentini, e qualcun altro vorrebbe suggerito dal presidente del Consiglio Enrico Letta, ci sarebbe il nulla-osta di Vendola e perfino del sindaco Consales. Ma com’è giusto che sia, più che la provenienza, dovrebbero contare le competenze: mercoledì prossimo Haralambides farà luce anche su quelle. Anche perché la legge le richiede. Ed è a causa di quella stessa legge che negli anni i componenti del Comitato portuale furono condannati a risarcire lo Stato per la nomina a segretario di Fernanda Prete, che pure veniva da esperienze dirigenziali importanti ma che resto in Autorithy solo qualche mese.

A quanto pare, dunque, le trattative delle ultime settimane hanno dato esito positivo, e il presidente greco potrebbe portare a casa un duplice risultato: approvazione del bilancio e nomina del nuovo segretario. Posto assicurato per altri due anni e un bel bye-bye alle polemiche e alle denunce degli ultimi mesi.

Sarà davvero cosi? Oppure qualcuno nel Comitato portuale continuerà ad opporre resistenza? Lo sapremo soltanto la prossima settimana. Una cosa è certa: sarebbe difficile giustificare un clima di distensione dopo gli scontri del recente passato, visto che nulla nel porto è cambiato in meglio. È vero che a Brindisi siamo abituati a tutto, ma è vero anche che a tutto c’è un limite.

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