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Crisi Mercatone Uno: il Comune cerca acquirenti per gli store

Si è svolto questa mattina a Palazzo Nervegna l’incontro tra il sindaco Mimmo Consales e le associazioni di categoria, per un aggiornamento sul caso Mercatone Uno di Brindisi e Francavilla Fontana, le due sedi prossime alla chiusura

BRINDISI - Si è svolto questa mattina a Palazzo Nervegna l’incontro tra il sindaco Mimmo Consales e le associazioni di categoria, per un aggiornamento sul caso Mercatone Uno di Brindisi e Francavilla Fontana, le due sedi prossime alla chiusura. Seduti al tavolo in rappresentanza dell’Amministrazione comunale oltre al sindaco Consales, l’assessore alle Attività produttive Giuseppe De Maria ed il consigliere comunale Umberto Ribezzi, protagonista insieme al primo cittadino di un primo tentativo di ricerca di un acquirente.

“Non sappiamo che fine faremo - a dirlo Lucio Tarantino, dipendente Mercatone Uno da oltre vent’anni - nessuno ci dice niente, siamo in svendita totale, il magazzino è vuoto e l’azienda è latitante”. Un sentimento d’incertezza con cui da mesi sono costretti a fare i conti i 20 dipendenti, ai quali vanno sommati i lavoratori dell’indotto, della sede di Brindisi a rischio licenziamento. E proprio per cercare di trovare delle soluzioni a questo problema, l’ennesimo che da tempo colpisce il nostro territorio, il primo cittadino a convocato i massimi rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Camera di Commercio, Confindustria, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confapi e Confartigianato.

Sulla chiusura delle due sedi della provincia di Brindisi, le uniche a dover chiudere i battenti tra tutte le sedi presenti in Puglia, ormai ci sono pochi dubbi tant’è che il sindaco Consales, insieme al consigliere comunale Ribezzi da giorni ha fatto partire una ricerca su possibili cordate in grado di potersi sostituire alla società Mercatone Uno, impresa non facile, ma che ha destato, in alcune aziende del settore arredamento, qualche iniziale interessamento.

Incontro Mercatone Uno 2-2-2“La cosa più importante è mantenere lo stato occupazionale - dichiara l’assessore De Maria a BrindisiReport.it - Brindisi non può più permettersi questi casi di licenziamento, ecco perché l’amministrazione comunale sta cercando in tutti i modi di aiutare i lavoratori del Mercatone Uno, finanche facendosi promotrice di questa ricerca tra le aziende papabili. Naturalmente anche la Regione deve assumersi le responsabilità che il suo ruolo istituzionale chiede.” Fino ad oggi però a pagare questa battaglia contro la disoccupazione, particolarmente sentita in tutta la provincia, sono solo i lavoratori sempre più in balia di gestioni aziendali criticate dai sindacati e di un mercato economico malato.

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