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Smartcity: Brindisi sempre nella parte bassa della classifica. Ecco luci e ombre

Tra le prime per qualità dell’aria, al posto numero 26 su 106 città italiane della graduatoria 2015 delle smartcity. Posto numero 22 per la depurazione dell’acque e 27 per il consumo di energia. Addirittura quarta per il controllo dell’aria. Settima per accessibilità aerea, undicesima per stabilità economica. Ma ultima, proprio centoseiesima su 106, per gli ecoreati, per mobilità sostenibile ed ecomobilità, equilibrio di genere nella rappresentanza, e unioni civili, al posto 103 per il livello di istruzione della popolazione

Tra le prime per qualità dell’aria, al posto numero 26 su 106 città italiane della graduatoria 2015 delle smartcity. Posto numero 22 per la depurazione dell’acque e 27 per il consumo di energia. Addirittura quarta per il controllo dell’aria. Settima per accessibilità aerea, undicesima per stabilità economica. Ma ultima, proprio centoseiesima su 106, per gli ecoreati, per mobilità sostenibile ed ecomobilità, equilibrio di genere nella rappresentanza, e unioni civili, al posto 103 per il livello di istruzione della popolazione. Una buona posizione, la 48, per concentrazione di soggetti di ricerca e di sviluppo, bloccata per mercato del lavoro e grave la disparità di genere nello stesso settore.

Questa è Brindisi, nella versione 2015 dell’annuale indagine promossa da  ICity Rate (che fotografa la situazione del 2014, ovviamente), realizzata da Forum PA con la collaborazione di Openpolis, e che è stata presentata oggi a Smart City Exhibition, la manifestazione europea sulle tematiche dell’innovazione nelle città in programma fino a domani a BolognaFiere. C’è chi dà peso agli studi annuali, e chi li considera poco attendibili e contraddittori, forse perché forniscono dati e riflessioni che sfuggono al controllo della politica. Ma le realtà statistiche che presentano quelli più autorevoli sono sempre molto vicine a quelle effettive.  

Ma in questa sintesi appena accennata ci sono le criticità e le tematiche su cui si gioca il futuro della città. L’istruzione, con l’impoverimento delle presenze di giovani dotati di alta formazione, per l’emigrazione verso altri territori per laurea e poi lavoro; le difficoltà del polo universitario; il numero di laureati e diplomati. La ricerca e l'innovazione, che sono un volano di sviluppo ma il cui processo virtuoso è stato ostacolato (vedi le politiche verso Cittadella della Ricerca), e resistono solo grazie ai contratti di programma promossi dalla Regione Puglia.

E la mobilità sostenibile: l’ultimo posto nella graduatoria nazionale stilata dal Forum della Pubblica Amministrazione è il voto inequivocabile per le azioni messe in atto a Brindisi e i sostenitori dell’uso e della penetrazione indiscriminata delle auto private. Il controllo e la qualità dell’aria sono due campi dove la battaglia è ancora apertissima, ma dove rispetto al passato si è andati avanti. E’ il segnale che non bisogna fermarsi e che l’ambiente (vedi il voto per gli ecoreati) sarà un tema fondamentale anche per il futuro.

Complessivamente, Brindisi è sempre lì, nella parte bassa della classifica, posto numero 86, meglio solo di Taranto (87) con cui si è scambiata il posto del 2014, e di Foggia (89) e Andria (100). Anche nello studio di Forum PA si delinea in Puglia il duopolio Bari-Lecce, rispettivamente posti  69 e 76, con il capoluogo salentino che guadagna cinque posizioni rispetto all’anno scorso, il miglior incremento in Italia, e si piazza al settimo posto assoluto per il tasso di imprenditorialità.

Ci sono molte indicazioni anche in questa graduatoria regionale, per una politica che fosse capace di ragionare seriamente, di progettare azioni, di aver voglia di risalire. Ma così non è attualmente, nel caso di Brindisi. Esploriamo le posizioni di Brindisi, sulle 106 città considerate dal rapporto 2015 sulle smartcity, settore per settore e indice per indice.

Economy 99 – Produttività posto 93; imprenditorialità 80; qualificazione lavoro 85; direzionalità 94; disponibilità del credito 82; internalizzazione produttiva 73; diffusione innovazione produttiva 97; concentrazione di soggetti di innovazione e sviluppo 48; innovazione/intensità brevettuale 85; diffusione connessione imprese 81; comportamenti innovativi 95; relazionalità internazionale 33.

Living (qualità della vita) 80 – Assistenza sanitaria 55; dispersione scolastica 57; cura infanzia 83; assistenza anziani 70; opportunità di lavoro 89; coesione sociale 83; infrastrutture di connessione 40; servizi di connessione residenziale 70; sharing economy (consumo collaborativo) 86; unioni civili 106; offerta di intrattenimento 89; internazionalizzazione culturale 71.

Environment (ambiente e inquinamento)16  - Qualità dell’aria 26; raccolta differenziata 61; depurazione acqua 22; consumo energia 27; disponibilità verde 84; imprese green 41; controllo aria 4; iniziative conferimento rifiuti 28; dispersione rete idrica 49; fotovoltaico municipale 29; incidenza verde 58; ecomanagement 90.

Mobility 100 – Accessibilità aerea 7; accessibilità terrestre 46; fluidità dell’assetto territoriale 48; offerta Tpl (trasporto pubblico locale) 60; interscambio 90; incidentalità 47; mobilità sostenibile e infomobilità 106; mobilità alternativa nd; limitazioni traffico 96; ciclabilità 91; adeguamento ecologico autovetture 86; propensione alla mobilità collettiva 92.

People 100 – Livello istruzione popolazione 103; partecipazione sociale 98; fluidità mercato del lavoro 98; partecipazione spettacoli 72; apertura multiculturale 85; equilibrio occupazionale di genere 99; connessione famiglie 94; tasso regionale utilizzo internet 74; attrattività 96; diffusione home banking 92; informazione scolastica 29; presenza non profit su social network 50.

Governance 78 – Partecipazione elettorale 78; livelli di fiducia 72; stabilità economica 11; capacità gestionale 66; propensione all’associazione 83; equilibrio di genere nella rappresentanza 106; liberazione dataset 84; adeguamento siti territoriali 46; comunicazione istituzionale 96; penetrazione twitter 64; rendicontazione sociale 68; pianificazione ambientale 91.

Legality 90 – Microcriminalità in città 61; lavoro nero 79; amministratori minacciati 101; giornalisti minacciati 64; ciclo del cemento 80; gestione rifiuti 83; efficienza tribunali 75; rating aziende 39; appalti 39; beni confiscati ricollocati 43; comuni commissariati 87; eco reati 106.

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