rotate-mobile
Economia

Deposito Gnl: "Gli interessi di un'azienda non siano anteposti a quelli generali"

Associazioni ambientaliste contrarie al progetto Edison: lettera aperta al presidente Draghi e ai ministri interessati

Le associazioni ambientaliste brindisine (Forum Ambiente Salute e Sviluppo, Italia Nostra, Brindisi Isde, Brindisi Legambiente, Wwf, Salute Pubblica) manifestano la loro netta contrarietà al via libera alla realizzazione di un serbatoio di gas Gnl a Costa Morena Est, da parte di Edison. Lo fanno attraverso una lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro della Transizione ecologica e al ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, che riceviamo e pubblichiamo di seguito. 

Abbiamo più volte evidenziato che “scientemente” per il deposito costiero di Gnl a costa Morena si è voluto evitare l’obbligo di Via che scatta quando lo stoccaggio è dai 20.000 metri cubi in su (nel caso specifico sono dichiarati 19.950 metri cubi). Abbiamo più volte chiesto uno studio di fattibilità che esaminasse le diverse opzioni ed i diversi siti, per giungere ad una scelta condivisa da sottoporre a Via o all’opzione zero. Abbiamo più volte evidenziato il palese contrasto dell’impianto nel sito prescelto (Costa Morena) e del vincolo su 300 m di banchina con il traffico merci, la linea ferroviaria appena ultimata e con la stessa funzionalità del porto. Il Ministro per la Transizione Ecologica ha rilasciato il parere favorevole indipendentemente da quelli espressi dalle istituzioni regionale, provinciale e comunale e soprattutto dal parere espresso dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, aprendo la strada per l’autorizzazione da parte del Ministro per lo sviluppo economico. 

Non siamo affatto meravigliati, visto che lo stesso ministero ha emesso il decreto di autorizzazione delle opere portuali senza avere una caratterizzazione dei sedimenti da dragare prelevati, in contraddittorio con l’Arpa e da questa certificati, e senza alcun rispetto per i giudizi sull’impatto paesaggistico e sui gravi rischi concernenti la presenza di reperti archeologici. Non ci sorprende anche perché lo stesso Ministero per la Transizione Ecologica sta portando avanti il processo di autorizzazione della nuova centrale Enel (Cerano) a turbogas, pur in presenza dei tanti gravi rilievi evidenziati sull’impianto proposto perfino dalla stessa commissione Via Vas. 

Ci sconcerta invece che, come al solito, si preferiscono agevolare gli interessi di una singola azienda (in questo caso la Edison Spa) al posto di quelli generali e collettivi del territorio e della portualità, dimostrando di non possedere una visione prospettica come richiederebbe il momento particolarmente difficile. Siamo purtroppo abituati alle prevaricazioni rispetto alla ovvia rivendicazione del territorio di determinare il proprio futuro e ribadiamo il pieno sostegno a quanti vorranno, in tutte le sedi opportune, opporsi a scelte calate dall’alto e giuridicamente molto nebulose, come il futuro che si prospetta per il porto. Auspichiamo che quanto sopra riportato sia tenuto nella giusta considerazione. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Deposito Gnl: "Gli interessi di un'azienda non siano anteposti a quelli generali"

BrindisiReport è in caricamento