L'export cresce di più in Puglia

BARI – Orgoglio pugliese il risultato comunicato dall’Istat: la Puglia è la prima regione italiana nella crescita percentuale dell’export. “Unico spread che riempie di gioia e orgoglio” – ha commentato il governatore Nichi Vendola. Nell’arco di 12 mesi del 2011 la Puglia è cresciuta nell’export del 17,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ ufficialmente il dato migliore in Italia. La Puglia, quindi, è la prima regione in Italia per la crescita delle esportazioni.

E’ stato oggi proprio il presidente Vendola ad annunciarlo dopo aver letto il report Istat dedicato alle esportazioni nelle regioni italiane. La seconda regione italiana per incremento è la Sicilia, dove la crescita e del 15,5% mentre il terzo posto è stato dato a pari merito con l’Abruzzo alla Liguria con una crescita pari al 14,7%. A livello nazionale, invece, lo spread per le esportazioni si ferma all’11,4%.

“La differenza di 1,25 miliardi di euro tra i dati assoluti del 2011 rispetto a quelli del 2010 è l’unico spread che ci riempie di orgoglio - ha commentato Vendola -. La Puglia è espressione di un’inversione di tendenza che dimostra come si possa uscire dallo stereotipo del Sud piagnone. Siamo un piccolo territorio che ha saputo proporsi al grande mondo globale pur restando fedele a se stesso, ai suoi valori e alle sue tradizioni. Ci siamo presentati ai mercati esteri aprendo la serratura del futuro con le chiavi dell’innovazione. Ed oggi siamo il territorio in Italia che cresce di più sui mercati esteri”.

E’ di 8,159 miliardi di euro il totale delle vendite all’estero da parte della Puglia nel 2011 con una crescita rispetto ai valori pre - crisi del 2008 di 719 milioni. Rispetto al 2010, invece, la crescita è pari a 1,250 miliardi di euro. “Questo primato – ha concluso Vendola – ci conforta sulla bontà delle politiche attuate in tema di internazionalizzazione, ma soprattutto ci insegna che le aziende spinte anche dagli incentivi regionali hanno imparato ad innovare e così sono diventate più competitive e più forti sui mercati esteri. Basti pensare che solo per ricerca e innovazione dal 2009 ad oggi abbiamo finanziato 615 progetti per 304,2 milioni di incentivi”.