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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Marinò: «Situazione disperata»

BRINDISI - Il presidente di Confindustria Giuseppe Marinò dice la sua sulla crisi che devasta imprese e famiglie: «La situazione è disperata. Le aziende devono alzare la voce. La politica non fa abbastanza».

BRINDISI - «Sto malissimo al pensiero che due persone di una certa età, che hanno sempre lavorato, che hanno sempre avuto una vita dignitosa, si impiccano a causa della crisi. E mi arrabbio quando sento definire la storia dei pagamenti alle imprese come il rilancio del Paese: si tratta solo di un atto dovuto. Lo Stato sta pagando i suoi debiti con le imprese. Neanche tutti, solo una parte. Stanno somministrando una medicina che è un palliativo ad un malato terminale. Questa è la realtà».  Non è lo sfogo di un imprenditore qualunque, ma il grido disperato del presidente di Confindustria Brindisi, Giuseppe Marinò. Che oggi alza la voce: «È l’unica cosa che possiamo fare. L’alternativa è assistere in silenzio a questo dramma. Io preferisco gridare, magari non servirà a nulla, ma potrò dire di non aver taciuto».

Non sono solo gli imprenditori a lanciare Sos, anche gli operai sono alla disperazione.

«È normale. E quei disperati in cima alla centrale sono solo la punta di un iceberg. Qui l’economia è ferma. E dopo 10 anni ci sentiamo dire dal ministro Clini che i soldi per le bonifiche non ci sono più. Sembra di vivere in un mondo impazzito».

Troppi vincoli alle imprese?

«Troppa burocrazia, troppi vincoli. Fanno passare il pagamento dei crediti alle aziende come una grande svolta, quando in paese normale sarebbe solo una cosa normale. E poi continuiamo a stare dietro a questo patto di stabilità che è la pistola puntata alla nostra tempia».

Dove finiranno i 40 miliardi che il governo pagherà in un anno alle aziende?

«Dove vuole che finiscano: nelle banche. Le aziende, per sopravvivere, hanno dovuto chiedere finanziamenti e aumentare i fidi. Quei soldi serviranno a tappare le falle. Ecco perché trovo tutta questa enfasi esagerata. E vuole un’altra notizia che dovrebbe far riflettere?».

Prego.

«Oggi, dopo 5 anni, Università del Salento e Provincia hanno concluso la ricerca sull’inquinamento delle acque marine della zona industriale. I risultati dicono che la situazione è normale. Ora, mi chiedo: ma se la falda riversa l’inquinamento in mare, ed è inquinata come qualcuno sostiene, com’è che le acque sono nella norma?».

Bella domanda. Ma almeno i soldi per le bonifiche, se mai arriveranno, rimetteranno l’economia in moto...

«I soldi delle bonifiche serviranno a bonificare la discarica Micorosa. Non vedo molto altro da bonificare».

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