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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Lettera/ "Al porto non serve l'authority, ma progetti semplici ed efficaci"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente questa lettera aperta inviata dal rappresentante degli agenti marittimi e dal rappresentante degli spedizionieri in Comitato portuale, Teodoro Titi e Adriano Guadalupi, sul progetto del ministro Maurizio Lupi di accorpare i porti italiani

Riceviamo e pubblichiamo integralmente questa lettera aperta inviata dal rappresentante degli agenti marittimi e dal rappresentante degli spedizionieri in Comitato portuale, Teodoro Titi e Adriano Guadalupi, sul progetto del ministro Maurizio Lupi di accorpare i porti italiani in distretti sotto il controllo di una Autorità portuale per ciascuna delle nuove aree. In Puglia resterebbe una sola authority distrettuale con sede a Bari, mentre verrebbero sciolte quelle di Brindisi e Taranto.

Nei giorni scorsi il presidente sub judice dell'Autorità portuale di Brindisi (si saprà il 5 giugno cosa pensa circa la legittimità della sua nomina la Corte di giustizia dell'Unione europea con sede a Lussemburgo, il Tar di Lecce l'aveva già bocciata) ha convocato una sorta di stati generali della città e del territorio per promuovere la protesta contro lo scioglimento dell'ente brindisino, lanciando accuse a destra e manca, e accusando tutti coloro che non hanno condiviso la sua conduzione dell'authority di autogol e la stampa non allineata di denigrazione.

Guadalupi e Titi, che fanno parte di categorie alle quali interessa la sopravvivenza del porto ed il rilancio dei traffici, e non la sopravvivenza dell'Autorità portuale, che sono due cose ben distinte, hanno alcune cose da dire in proposito.

Teo Titi"La recente ipotesi di una nuova governance delle Autorità Portuali Italiane che prevederebbe , in Puglia , un’unica Autorità per i tre porti maggiori, se ben strutturata e organizzata potrebbe risultare per il Porto di Brindisi una opportunità e non una minaccia.

La politica e le istituzioni centrali in questo percorso dovrebbero, a nostro avviso, pretendere per il Porto un ruolo di autorevolezza nella creazione di questa nuova forma di gestione che riconosca a Brindisi l’importanza strategica che storicamente vanta.

Le categorie degli operatori del porto rappresentate dagli scriventi sono, come sempre è stato, a disposizione dell'Authority e di tutte le forze politiche per studiare la migliore strategia affinchè il nostro porto non venga “fagocitato” dal meccanismo di una mera annessione ad una Authority esistente, ma perchè possa svolgere un ruolo di guida di un nuovo modello di gestione e di sviluppo.

Riteniamo che le polemiche sollevate durante il convegno organizzato dall’Autorità Portuale qualche giorno fa, siano in questa delicata fase, il vero autogol perchè elemento negativo per la crescita e per un confronto costruttivo su tematiche che dovranno essere condivise.

Adriano GuadalupiI sottoscritti in sede di Comitato Portuale hanno presentato da tempo un documento, a firma congiunta, recante una serie di proposte fattive per interventi strutturali urgenti tali da rendere il nostro porto ancora più competitivo. Proposte ribadite dalla categoria in sede di convegno. In alternativa a progetti faraonici, irrealizzabili, costosi e addirittura dannosi abbiamo proposto opere legate a principi di buon senso e a logiche di mercato.

Le scelte che verranno adottate dal governo non determineranno solo le sorti della portualità ma il futuro della città intera. Riteniamo, per quanto detto, che si possa legittimamente chiedere alla politica uno sforzo pari a quello profuso dagli imprenditori".

I componenti del Comitato portuale: Adriano Guadalupi rappresentante Fedespedi (spedizionieri), Teodoro Titi rappresentante Raccomar (agenti marittimi)

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