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Porto: bilancio contestato e riecco il palasport

BRINDISI – Il membri del Comitato portuale lasciano la sede dell’Authority, al termine di una lunga seduta dell’organismo deliberante segnata dall’ennesima, profonda divisione e da forti polemiche, e gli investigatori della Guardia di Finanza entrano, per acquisire altro materiale nell’ambito di una delle indagini aperte negli ultimi due anni.

BRINDISI – Il membri del Comitato portuale lasciano la sede dell’Authority, al termine di una lunga seduta dell’organismo deliberante segnata dall’ennesima, profonda divisione e da forti polemiche, e gli investigatori della Guardia di Finanza entrano, per acquisire altro materiale nell’ambito di una delle indagini aperte negli ultimi due anni, quella del pm Milto De Nozza. E’ la raffigurazione emblematica della situazione al porto di Brindisi, che probabilmente qualcuno a Bari e Roma continua a vedere con il binocolo rovesciato.

E’ finita 8 a 7, con una astensione, la riunione odierna sul bilancio di previsione 2014: gli otto sono quasi tutti i rappresentanti istituzionali meno il presidente della Camera di Commercio che si è astenuto malgrado avesse anticipato il proprio giudizio nettamente negativo sullo strumento finanziario (i due dell’Autorità Portuale presidente incluso, Confindustria Brindisi, Ferrovie, Capitaneria di Porto, il sindaco di Brindisi, il consigliere regionale Giovanni Brigante con delega della Regione Puglia) più il rappresentante dei trasportatori Giovanni Bonatesta. Ancora assente la Provincia. E il bilancio passa.

I contrari sono i rappresentanti del porto che lavora: agenti marittimi, spedizionieri, rappresentanti dei lavoratori delle imprese portuali. Una frattura grave che dimostra ancora una volta la sfiducia della maggior parte degli operatori nei confronti dell’attuale gestione dell’Autorità portuale. Le contestazioni al bilancio di previsione 2014 sono rilevanti, ed una in particolare ha provocato anche una sospensione della seduta per “consultazioni”: il rappresentante degli agenti marittimi, Teodoro Titi, ha rilevato come il piano delle opere non sia stato affatto pubblicato 60 giorni prima della discussione del bilancio di previsione come la legge prevede. Titi ha rivolto una esplicita e secca domanda ai revisori (il collegio costa a Brindisi 125mila euro, a Taranto 50mila), presenti alla seduta, circa la liceità di tale omissione, e la risposta è stata di “perplessità”.

A quel punto la seduta è stata appunto sospesa mentre i vertici dell’Autorità Portuale si riunivano a parte. Conclusione, la solita “soluzione “ destinata a lasciare strascichi: il piano delle opere sarà pubblicato subito e lo sarà per 60 giorni, e non importa se prima si sarebbe approvato il bilancio. Molto probabilmente anche questa decisione finirà sotto la lente d’ingrandimento. Infatti sembra che all’ex stazione marittima nulla sia cambiato.

Ad esempio, malgrado il fatto che sia in corso una inchiesta della procura sulle premialità al personale attribuite nel 2012 senza l’esame preliminare e l’approvazione del comitato portuale, anche nel bilancio di previsione 2014 sono previsti 600mila euro di premi di produzione (appena 180mila meno che nel 2012), e ancora una volta senza che il Comitato Portuale abbia avuto la possibilità di approvare prima la contrattazione aziendale relativa. La somma è stata prevista comunque, “tanto si può modificare in seguito”.

Altro elemento che ha fatto bollire il sangue ai rappresentanti degli operatori portuali, un progetto da 9 milioni di euro per costruire un molo su briccole in cemento perpendicolare alla banchina principale di Costa Morena Ovest, all’altezza della rampe della navi per l’Albania, per ormeggiarvi due navi. Il molo, secondo i rappresentanti degli operatori marittimi ma anche delle imprese, comprometterà irreparabilmente le potenzialità della banchina, e il problema di tenere le navi in andana (con la poppa alla rampa) si sarebbe potuto risolvere con costi inferiori di dieci volte, documentabili, ricorrendo a grandi boe di ormeggio come avviene in molti altri porti, incluso Bari che ha un traffico passeggeri nettamente superiore a quello di Brindisi.

Della cronaca della seduta odierna del Comitato portuale che aggrava le tensioni (gli esposti e le richieste di intervento alla magistratura lo dimostrano, visto che gli appelli alla politica sono inutili), fa parte anche un colpo a sorpresa, ma neppure tanto a pensarci bene e alla luce della riunione a Palazzo Nervegna di giovedì, che ha visto protagonista il sindaco Mimmo Consales, che ha consegnato all’Autorità Portuale una proposta di delibera per la costruzione a S.Apollinare di una struttura polivalente: stazione marittima per le crociere e contenitore di eventi culturali e sportivi. Il palasport a S.Apollinare è servito, almeno sulla carta, anche se il sindaco promette che la decisione di adeguare intanto l’attuale palasport di Masseriola sarà rispettata. (Le foto sono di Gianni Di Campi)

 

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