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Porto, partita l'operazione "verifica"

BRINDISI – Questa mattina è stata protocollata la richiesta di 10 dei 21 componenti il Comitato portuale, che chiedono di poter discutere alla prossima assemblea di “strategie di sviluppo portuale”. In realtà, sarà il pretesto per sfiduciare il presidente Hercules Haralambides e chiedere il commissariamento dell’ente.

BRINDISI – Il muro contro muro in Autorità portuale sfocia ora in un tentativo di confronto sulle cose da fare: questa mattina è stata protocollata la richiesta avanzata da 10 dei 21 componenti il Comitato portuale, che chiedono di poter discutere alla prossima assemblea di “strategie di sviluppo portuale”.

La situazione dunque è difficile, ma lo stallo rischia di durare a lungo, perché il ministro dei Trasporti, Lupi, che dovrebbe commissariare l’Autorità, è dimissionario, e perché il governo è traballante. Haralambides e i suoi fedelissimi dirigenti resisteranno fino a quando potranno, magari contestando la validità di uno strumento (la mozione di sfiducia proposta dal sindaco Mimmo Consales) che non è prevista dalla legge che disciplina il funzionamento delle Autorità portuali.

Il documento protocollato questa mattina portava le firme del primo cittadino, del presidente della Camera di commercio, Alfredo Malcarne, e di quello di Confindustria, Giuseppe Marinò. Gli altri firmatari erano rappresentanti dei lavoratori e delle imprese. Il prossimo Comitato dovrebbe tenersi il 7 ottobre. Resta da vedere se Haralambides deciderà di inserire l’argomento tra gli ordini del giorno, oppure lo rimanderà a data da destinarsi.

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