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In 2mila alla manifestazione nazionale contro la "svendita" di Versalis

C'erano anche numerosi brindisini fra i 2mila dipendenti degli stabilimenti della Versalis sparsi in Italia che stamani si sono ritrovati a Roma, in piazza Santi Apostoli, per manifestare contro la cessione della controllata di Eni (una "svendita" in realtà per i sindacati) al fondo finanziario estero Sk Capital

BRINDISI – C’erano anche numerosi brindisini fra i 2mila dipendenti degli stabilimenti della Versalis sparsi in Italia che stamani si sono ritrovati a Roma, in piazza Santi Apostoli, per manifestare contro la cessione della controllata di Eni (una “svendita” in realtà per i sindacati) al fondo finanziario estero Sk Capital. La mobilitazione è stata organizzata dai segretari nazionali dei sindacati Femca Filctem e Uiltec insieme a quelli della Cgil, Cisl e Uil, contestualmente alla giornata di sciopero dei lavoratori della Versalis. Fra i rappresentanti delle istituzioni comunali e regionali dei territori interessati dalla vertenza c’era anche il consigliere regionale di Brindisi del Movimento 5 stelle, Gianluca Bozzetti. 

Il segretario generale della Femca Cisl Taranto-Brindisi, Emiliano Giannoccaro, ha inviato una nota sulla manifestazione che riportiamo di seguito. 

In piazza erano presenti anche rappresentanti delle istituzioni comunali e regionali dove insistono gli stabilimenti Versalis, tra questi il consigliere Sciopero Versalis-3regionale Gianluca Bozzetti. Mentre a Brindisi una parte delle Rsu ha seguito lo sciopero che ha visto comunque una ottima adesione del personale, i segretari nazionali hanno urlato affinché il governo possa intercedere in seno ad Eni nel rivedere questo scellerato piano industriale, i cui riflessi possono ricadere sull'intero sistema industriale nazionale.

La manifestazione voleva essere un segno tangibile dello stato d'animo di decine di migliaia di lavoratori diretti Eni che con questa mera operazione finanziaria vedono messo in discussione oltre che il posto di lavoro anche il proprio futuro. Brindisi seppure ha già pesantemente pagato in termini produttivi ed occupazionali le vecchie politiche industriali di Eni, che prediligeva cedere ad altri operatori intere divisioni per poi farle cessare a quest'ultimi, vedi Dow ed Evc, oggi gode di ottima salute sia in termini produttivi che ambientali, ma resta inserita in un sistema integrato chimico italiano Eni che non può più prescindere dal mantenimento e sviluppo delle attuali produzioni di pari passo alle nuove iniziative industriali verdi che stentano a trovarne opportunità, convenienza e sostegno. 

Per questo noi continuiamo a sostenere questa vertenza affinché la proprietà e la gestione degli impianti da parte di Eni da sola o con l'ausilio di soggetti pubblici come Cassa depositi e prestiti  o Fondo strategico italiano può garantire quanto oggi lo stabilimento pugliese esprime: efficienza, innovazione, capacità produttiva  e sostenibilità ambientale oltre che sicurezza interna ed esterna. Checchè qualcuno possa pensare o strumentalmente dichiarare!

Sciopero lavoratori Versalis a Roma-2Per quanto concerne le istituzioni locali oramai prive di identità, un pensiero va espresso nei confronti della Regione Puglia e più in particolare nei confronti del governatore Emiliano e dei consiglieri brindisini con particolare riferimento a Bozzetti. Più volte abbiamo unitariamente come Femca Filctem Uiltec e insieme a Cgil Cisl e Uil oltre che con Ugl e Cisal chiesto confronto e sostegno in questa vertenza a tutti i consiglieri regionali e al presidente in persona, acquisendo una sola primissima partecipazione dell'assessore al Welfare regionale Sebastiano Leo e poi nient'altro, solo silenzio, a differenza di quanto svolto invece dai parlamentari del nostro territorio.

Anzi abbiamo invece letto dichiarazioni in merito sia da Emiliano che da Bozzetti. Il primo con un grande messaggio di tranquillità acquisita dall'incontro tenuto con il ministro dello sviluppo economico Guidi. Attendiamo ancora che ci possa convocare come abbiamo più volte richiesto per renderci partecipe delle rassicurazioni ricevute e magari scambiare opinioni sulle nostre preoccupazioni.

Al signor Bozzetti invece vorrei ricordare che noi ufficialmente, ma soprattutto dimostrabile in qualsiasi momento, abbiamo chiesto un incontro senza avere cenno di disponibilità tranne che in una occasione ma che ancora non si è concretizzare. Ma questo fa parte della gestione e/o delle opportunità che ognuno si pone negli eventi. Roma sicuramente da maggiore risalto di immagine!

Precisando che mai alcuna convocazione è giunta, né ufficiale né tantomeno per le vie brevi, a cui sicuramente io e la mia organizzazione non ha mai fatto mancare presenza e contributi (vedi audizioni senato) per l'audizione alla 5' commissione della regione Puglia, richiesta tra gli altri da Bozzetti, ci saremmo attesi da quest'ultimo più un approfondimento di merito che invece una serie di accuse offensive e soprattutto infondate. Mai dare informazioni se non verificate, specie se ci si erge a cultore del cambiamento, della partecipazione e del rinnovamento!

Come Femca siamo sempre disponibili al confronto su tutti i temi anche quelli ambientali tenendo insieme tutti gli aspetti che riguardano lo stabilimento di Brindisi, anche quelli produttivi ed occupazionali, per i quali oggi è uno dei tantissimi momenti di lotta a sostegno e al quale ha comunque presenziato il consigliere.

Come più volte da me ribadito mi auguro che finalmente Brindisi possa ricevere ciò che si merita e cioè che ci sia un sistema unito in cui istituzioni, enti, sindacati, politici ed imprese si confrontano senza pregiudizi di sorta e trovano le azioni necessarie a consolidare, sostenere e sviluppare il settore industriale guardando con grandissimo rispetto la città i cittadini e la loro salute.

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