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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Un altro armatore sceglie Bari. Brindisi in difficoltà, giallo sul consuntivo

Mentre i traghetti che servono le linee tra Brindisi e l'Albania vengono maltrattati a Valona senza che nessuno ancora abbia risolto la questione, sino al punto da correre il rischio di perdere una delle due navi e la linea per Durazzo dopo appena tre anni dal ripristino, Grandi Navi Veloci sceglie Bari per coprire il collegamento con la stessa Durazzo

BRINDISI - Mentre i traghetti che servono le linee tra Brindisi e l’Albania vengono maltrattati a Valona senza che nessuno ancora abbia risolto la questione, sino al punto da correre il rischio di perdere una delle due navi e la linea per Durazzo dopo appena tre anni dal ripristino, Grandi Navi Veloci sceglie Bari per coprire il collegamento con la stessa Durazzo, con avvio del collegamento dal 31 luglio, con copertura giornaliera della tratta (partenza da Bari alle 23, e partenza da Durazzo alle 11) nel periodo estivo, e per tre giorni la settimana in quello invernale.

L’Autorità portuale del Levante dunque continua ad incrementare il numero delle compagnie che utilizzano il porto di Bari, ed è sempre più evidente la mancanza di offerta del porto brindisino, dove gli armatori sono solo due: Grimaldi per i collegamenti con Igoumenitsa e Patrasso, Tnitsea Shipping per l’Albania, mentre per il 2016 non è stata confermata alcuna tappa né da Msc Crociere, né dalla tedesca Tui.

Questo è il bilancio dell’ultima gestione dell’Autorità portuale di Brindisi prima della riforma, che dovrebbe vedere la nascita di una sola authority per la Puglia che unirà Bari, Taranto, Brindisi e Manfredonia. Per Brindisi la sola occasione per rientrare nella rete europea e nei finanziamenti per la logistica. Desta preoccupazione in non pochi membri del Comitato portuale, intanto, la mancata presentazione da parte del presidente Iraklis Haralambidis del bilancio consuntivo 2014 dell’ente, circostanza su cui l’Autorità Portuale non ha fornito alcuna notizia o spiegazione, pur avendo portato al voto del Comitato il bilancio consuntivo 2015 senza il Piano Triennale delle opere, affisso invece all’albo pretorio del Comune di Brindisi.

La preoccupazione è collegata al fatto che, recita la norma, "il Rendiconto generale è deliberato dal Comitato portuale entro il mese di aprile successivo alla chiusura dell'esercizio finanziario ed è trasmesso entro dieci giorni dalla data della deliberazione al Ministero Vigilante (Infrastrutture e Trasporti) ed a quello dell'Economia e delle Finanze, corredato dei relativi allegati, per l'approvazione dei dicasteri competenti".

Il termine di approvazione del rendiconto generale (o bilancio consuntivo) è dunque da ritenersi perentorio – come abbiamo avuto già modo di scrivere nel 2013 - in quanto la legge istitutiva prescrive che sia disposta "la revoca del presidente e lo scioglimento del Comitato portuale qualora il conto consuntivo evidenzi un disavanzo (art.7, comma 3, lett. c) della legge n.84/1994)".

Come farà perciò il Comitato portuale a ritenere valida la prossima seduta che sarà convocata su concessioni demaniali (inclusa quella ventennale per Grimaldi) e tabelle con i nuovi diritti portuali, a considerarsi effettivamente in carica e a ritenere in carica il presidente stesso, non conoscendo la sussistenza o meno di un disavanzo nel 2014?

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