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Marino: “Il futuro di Brindisi da oggi con tre progetti: crediamoci”

"Contrastiamo le emergenze, dai rifiuti all'area Sin, rendiamo reale lo sviluppo iniziando dal Pug che hanno bloccato. Hanno anche il coraggio di ricandidarsi". Sul sociale: "Market della solidarietà". E su Enel: "Camini da spegnere, lavoro da salvare". E ancora: "Non sono il pupazzo di Emiliano". Assente Brigante, possibile innesto della lista di Matarelli

BRINDISI – “Da oggi scriviamo insieme il futuro della nostra città: chiedo ai brindisini suggerimenti per lavorare insieme su tre progetti chiave attorno ai quali avviare il cambiamento che passa dal contrasto alle emergenze,  tra rifiuti e sociale, alle azioni per incentivare lo sviluppo reale con Brindisi protagonista in partnership con Bari, altro che Marino pupazzo di Emiliano, per arrivare all’investimento per gli anni che verranno, puntando sul Pug che hanno bloccato”.

Presentazione programma elettorale Nando Marino 2-2Nando Marino, il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra allargata, trainata dal Pd, arriva in conferenza stampa con un po’ di ritardo, quei 15 minuti dal sapore un po’ accademico, per i quali chiede scusa, sfoggiando i colori della “sua” Brindisi, il bianco e il celeste, scelti per la cravatta indossata, scelti per i manifesti sei per tre, scelti anche per i “santini” che iniziano a circolare e scelti, infine, per la brochure che a partire da oggi sarà distribuita ai brindisini per chiedere cosa vogliono. Di cosa ha realmente bisogno la città? Marino vuole saperlo, invita tutti i potenziali elettori, compresi quelli a cui non sta proprio simpatico, a scrivere, a perdere qualche minuto del loro tempo, per fare osservazioni. Anche critiche. Perché – sostiene – l’obiettivo è comune.

“Voglio una Brindisi che sia davvero di tutti e voglio che questa sia una democrazia partecipata, quindi diamoci da fare insieme: il ci credo”, dice subito in apertura. “Ricordiamoci questa data, segnate le parole che sentirete perché sono gli indirizzi che intendiamo seguire, se ce ne date la possibilità, nei primi cento giorni. Se non dovesse essere vero, beh tiratemi giù la sedia”. Il che vale una promessa, una scommessa da vincere. Sorride: “Me lo auguro”, si lascia scappare davanti alla platea che affolla il comitato elettorale di corso Garibaldi. In prima fila ci sono i big del Partito democratico, in fondo resta il senatore Salvatore Tomaselli, ci sono gli esponenti di Area Popolare, dell’Udc, si vedono i volti nuovi degli aspiranti candidati consiglieri comunali della civica che porta il nome di Marino e qualcuno degli under 35. Non c’è però Giovanni Brigante de La Puglia in più che fa capo al senatore Dario Stefano: si dice che non abbia digerito l’ipotesi di apertura del gruppo a una lista imbastita da un altro senatore, Antonio Matarrelli, ex Sel, autore dell’elezione a consigliere regionale di Mauro Vizzino (da Mesagne).

Euprepio Curto e Raffaele Iaia-2“Il primo progetto attiene all’emergenza in cui si trova Brindisi, forse oggi mai come in passato”, dice il candidato sindaco. “Bisogna contrastarla partendo dai rifiuti: qui si paga la Tari più alta d’Italia”, ricorda Marino che non affronta la questione degli impianti oggetto di inchieste della Procura, né tanto meno fa riferimento alla fine dell’Amministrazione di centrosinistra guidata da Pd, con Mimmo Consales sindaco. Ma più avanti fa riferimento a uno degli incontri che – dice – lo hanno sconvolto: “Ho parlato con alcuni dei lavoratori della Nubile e mi hanno fatto vedere dei filmati che spero abbia la magistratura”, racconta. Nubile è la società dell’imprenditore Luca Screti, finito agli arresti, con l’accusa di corruzione in concorso con Consales. Accusa che ha ammesso.

“In emergenza è anche la zona industriale, dove è necessario rivedere l’area Sin perché non è possibile che un imprenditore non possa investire per errori commessi in passato. E’ allucinante. In emergenza è il sociale: a Brindisi ci sono famiglie che non riescono a mangiare”. L’applauso è partito dal pubblico. “Credo molto nel supermarket della solidarietà: è un’idea di cui mi ha parlato un giovane, esiste a Modena, lo faremo anche qui”.

Michele Emiliano e Nando Marino 3-2“L’altro progetto chiave riguarda lo sviluppo reale che deve necessariamente passare dai contratti di programma: vogliamo aprire uno sportello, in modo tale da intercettare tutte le possibili fonti di finanziamento dall’Europa e dalla Regione Puglia. Noi non siamo succubi di Bari”. Ancora un applauso. “Ma con Bari vogliamo lavorare in partnership. Sento dire in giro:’Marino è il pupazzo di Emiliano’. Rispondo che se mi ha scelto, sa bene chi sono e come lavoro. Dicerie brutte, come altre che qualcuno mette in giro sul mio conto: qui c’è il mio commercialista che può rispondere a quello che sostiene qualcuno che è dall’altra parte. Non mi interessa. Lavoriamo su fatti: turismo e porto, c’è un’agenzia che ha preso contatti per un idrovolante da 19 posti per Brindisi, Corfù, Durazzo e Dubrovink. Continuo nella richiesta du moratoria per i 36 mesi necessaria alla difesa della nostra autorità portuale in vista della creazione di una nuova governance. Agricoltura, spesso dimenticata. Teatro: dovrà essere aperto sette giorni su sette perché è una eccellenza della nostra città, la cultura è fondamentale, permette di formare le nuove generazioni. C’è lo sport. E vanno rilanciate le società controllate”, ha detto.

Sul terzo progetto chiave per Brindisi, Marino ha alzato il tono della voce: “Vogliamo investire nel futuro e per farlo bisogna sbloccare il Pug. Non so con quale coraggio si ripresentano. Abbiamo una costa uguale da 43 anni ed è vergognoso: ho visto le foto con mio padre, avevo 10 anni, non è cambiato niente. Noi  siamo per il cambiamento e lo faremo con la coalizione che probabilmente sarà ampliata”.

“Basta con l’uomo solo al comando, chiuso a Palazzo Nervegna: quella sarà una casa aperta a tutti. Crediamoci, credeteci. Non è facile perché ci sono situazioni difficili come quelle che ho visto andando in giro tra i quartieri: ci sono case in cui piove e sono costretti a mettere le bacinelle, ci sono tetti ancora con l’amianto, ci sono donne, mamme che muoiono giovani”.

Presentazione programma elettorale Nando Marino-2La tematica ambientale, per Marino che resta – per ora - presidente dell’Enel basket, rimanda direttamente alla società proprietaria della centrale di Cerano: “Intanto, anticipo che in caso di vittoria, ci sarà un assessore che all’Ambiente che sarà molto vicino a questo tema, quanto ad Enel il processo di de carbonizzazione iniziato dovrà necessariamente essere portato avanti e non perché lo dico io, ma perché c’è un accordo sottoscritto a Parigi, lo dice anche in Papa in una enciclica. Di conseguenza arriverà il giorno in cui i signori dell’Enel dovranno spegnere i camini, ma sia chiaro: saranno salvaguardati i posti di lavoro. Per quello che riguarda le cifre che ho sentire dire da altri, può essere che siano basse o alte”.

Sulla Tap, l’ultima precisazione: “Sarà a Melendugno, Brindisi non corre alcun rischio”. Rischia lui, Nando Marino, che in chiusura ha invitato di nuovo i presenti a rileggere gli appunti della conferenza e a sentire le interviste, se dovesse essere eletto sindaco di Brindisi e se nei primi cento giorni di governo dovesse fallire.  Ma è pronto alla partita elettorale del 5 giugno.

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