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Emergenza Covid-19

Covid in Puglia, 6.684 test effettuati e 63 casi positivi. Tre decessi registrati

La provincia con il maggior numero di contagi è quella tarantina, seguita dal Barese. Sono quattro i nuovi positivi nel Brindisino

Continua ad arretrare l'epidemia da Covid in Puglia. Leggera flessione per il numero dei ricoverati negli ospedali della regione: oggi (mercoledì 23 giugno 2021) sono 186 le persone ricoverate, tre in meno rispetto a ieri. Per quanto riguarda il bollettino quotidiano diramato dalla Regione, oggi (mercoledì 23 giugno 2021) in Puglia, sono stati registrati 6.684 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 63 casi positivi: 18 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi, 7 nella provincia BAT, 4 in provincia di Lecce, 29 in provincia di Taranto, 2 casi di provincia di residenza non nota. 1 caso di residente fuori regione è stato riclassificato e attribuito. Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.634.171 test. I pazienti guariti sono 240.487; 5.937 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.037 così suddivisi: 95.119 nella Provincia di Bari; 25.575 nella Provincia di Bat; 19.747 nella Provincia di Brindisi; 45.130 nella Provincia di Foggia; 26.892 nella Provincia di Lecce; 39.396 nella Provincia di Taranto; 807 attribuiti a residenti fuori regione; 371 provincia di residenza non nota. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 23.6.2021

Situazione ricoveri nel Brindisino

Al Perrino sono ricoverati 9 pazienti in Malattie infettive, 10 in Pneumologia, 3 in Rianimazione. I Post Covid ospitano 3 pazienti a Mesagne.

Aggiornamento vaccinazioni 

Proseguono le vaccinazioni nella Asl di Brindisi. Oltre 60mila le somministrazioni per i fragili affidate ai medici di medicina generale.Entro la fine del mese di giugno saranno recuperate le poche somministrazioni, tra prime e seconde dosi, non ancora effettuate. I soggetti prevalentemente vaccinati dai medici di medicina generale sono quelli raggiunti nelle abitazioni poiché non deambulanti, seguiti dagli ultraottantenni e dai soggetti con età compresa tra i 60 e i 79 anni.

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