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Film: l'ultimo viaggio della Kater I Rades

BRINDISI - A pochi giorni dalla tragedia di Lampedusa nella quale hanno perso la vita centinaia di persone, sarà presentato in Albania “L’Approdo delle Anime Migranti”, documentario realizzato dal regista brindisino Simone Salvemini che racconta la vicenda della motovedetta albanese “Kater I Rades”.

BRINDISI - Si tratta semplicemente di destino, è solo una coincidenza, ma è inevitabile non pensarci, non rifletterci su. A Pochi giorni dalla tragedia di Lampedusa nella quale, lo scorso 3 ottobre, hanno perso la vita centinaia di persone, sarà presentato in Albania “L’Approdo delle Anime Migranti”, documentario realizzato dal regista brindisino Simone Salvemini che racconta la vicenda della motovedetta albanese “Kater I Rades”, a bordo della quale nel marzo del 1997 morirono 81 migranti in quella che, all’epoca, fu definita “la Strage del venerdì Santo”.

Un evento eclatante per la Puglia che segnò fortemente la storia di Brindisi e di Otranto e distrusse la vita di tutte le persone che rimasero coinvolte nella tragedia così come è accaduto per tutti coloro che venti giorni fa si trovavano sul barcone affondato in Sicilia. Il video documentario di Salvemini narra, appunto, una storia triste, forte che nessuno, soprattutto, i parenti delle vittime e tutte le persone che riuscirono a mettersi in salvo, potranno mai dimenticare.

Inoltre, mette in risalto che la motovedetta Kater I Rades prima rifugio e, poi, oggetto di ricordi dolorosi, oggi è un vero e proprio monumento situato nel porto di Otranto, un altro porto insieme a quello di Brindisi simbolo di accoglienza e solidarietà tra i popoli. Il regista brindisino unico italiano nel concorso “Documentari” presenterà il suo lavoro a Tirana, il prossimo 29 ottobre nel Cinema Millenium, alla prima edizione del Tiff (Tirana International Film Festival).

Lo stesso documentario, poi, sarà proiettato il 5 e il 7 novembre nella prestigiosa cornice del Museo Nazionale del Cinema di Salonicco all’interno della Biennale d’Arte Contemporanea in collaborazione con il Salonicco International Film Festival. Attraverso la sua opera Simone Salvemini ripercorrerà un lungo viaggio, durato precisamente 14 anni, arco di tempo in cui si svolse il processo.

Partirà, infatti, dall’isola di Forte a Mare, storica località del territorio brindisino e arriverà nella città di Otranto, dove la Kater I Rades approdò definitivamente e dove risiede tuttora, essendo peraltro diventata un monumento grazie all’artista greco CostasVarotsos che ne ha fatto una grande opera.

“Sto lavorando su questo video documentario da due anni, adesso finalmente l’ho finito – ha affermato il regista brindisino -. Lo presenterò prima a Tirana e, poi, a Salonicco. Spero di poter arrivare presto a proiettarlo in Italia e a Brindisi. Si tratta di una produzione che coinvolge tanti paesi, è un progetto internazionale a tutti gli effetti”.

“Approdo delle Anime Migranti nasce dall’idea e dalla voglia di voler raccontare quella che, secondo me, nella tragedia è una bella storia. Se, poi, attualizziamo il tutto, arriviamo a parlare di quello che qualche giorno fa è accaduto in Sicilia. Le vittime sono molte di più, ma è accaduta la stessa identica cosa. Noi, 20 anni fa abbiamo vissuto questa tragedia, abbiamo provato questo dolore e questo forte senso di smarrimento che oggi pervade Lampedusa. Penso- conclude Salvemini – che questo possa aiutarci a riflettere sul fatto che in questo paese attualmente non ci sono leggi adeguate al fenomeno migratorio.”

Il documentario è prodotto da La Kinebottega di Brindisi con il sostegno di Apulia Film Commission , del Comune di Otranto e dell’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce. La storia è raccontata con le musiche di Valerio Daniele e Paola Petrosillo, attraverso le testimonianze di CostasVarotsos, del giornalista Alessandro Leogrande e di Luigi Ratclif, Presidente della Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo

 

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