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Cultura

La tragica fine del sommergibile Archimede nel libro "Inferno di sale"

Presentato dall'autore Vittorio Emanuele Dalla Bella, lo "scrittore-pescatore", al Circolo ufficiali della Marina a Brindisi

BRINDISI - Sabato scorso 25 gennaio, presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare di Brindisi è stato presentato il libro “Inferno di sale” edito da Colorama, di Vittorio Emanuele Dalla Bella; un romanzo storico, che narra la triste vicenda del sommergibile Archimede, affondato il 15 aprile 1943 al largo del Brasile, da alcuni idrovolanti della Marina Usa. Durante il bombardamento la metà dell’equipaggio perì per l’immediato inabissamento del sommergibile, mentre una ventina di marinai, scaraventati in mare dalle esplosioni, morirono di stenti, su battellini gonfiabili, persi in mezzo all’Atlantico. In vita rimase solo uno degli scampati all’affondamento.

COPERTINA LIBRO-7

L’autore Vittorio Emanuele Dalla Bella, lo “scrittore – pescatore”, come ama orgogliosamente definirsi, svolge l’attività di pescatore da circa 40 anni, un lavoro che pratica con grande passione, ereditato dalla famiglia che da oltre una decina di generazioni solca le onde dell’Alto Adriatico, non solo per guadagnarsi da vivere, ma anche per godere quanto di meraviglioso la natura possa offrire: il rapporto tra uomo e mare.

Appassionato di storia della Marina Militare Italiana, in particolare di quella relativa ai sommergibili, l’autore è un attento ricercatore di documenti e storie, che raccontano il periodo tanto glorioso, quanto infelice, della guerra in mare durante il Secondo conflitto mondiale.

INTERNO SALONE CIRCOLO MM_1-2

Lo scrittore, intervistato dal comandante Fabrizio Maltinti, ha incantato il pubblico presente con la sua incredibile storia personale, spiegando come la sua passione per la scrittura sia nata sin da bambino, quando navigando sul peschereccio del nonno, sentiva l’impulso di scrivere le sue emozioni, cercando di fermarle su un qualsiasi pezzo di carta trovato a bordo. Spesso, però, i suoi pensieri, fissati su quei foglietti improvvisati, svanivano, scoloriti dall’acqua, durante il lavaggio del peschereccio.

La sua scrittura, come ribadito dal Comandante Maltinti, risulta fluida, documentata nel dettaglio con un’abilità descrittiva capace di tradurre le parole in immagini. L’autore è al suo terzo libro e i suoi testi, come riferito dal suo editore, hanno bisogno di pochissime correzioni (e pensare che ha solo la licenza di terza media, come lui stesso ha dichiarato). Quella di Vittorio Emanuele Dalla Bella è un’innata e straordinaria passione coltivata da autodidatta, approfondita e migliorata nel tempo attraverso ricerche e studi storici.

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Gli ospiti sono stati accolti dal presidente del Circolo Ufficiali della Marina Militare, il capitano di vascello Antonio Rossetti, comandante della Stazione Navale di Brindisi. In sala erano presenti Vincenzo Longobardo, figlio della medaglia d’oro al valor militare Primo Longobardo, l’ammiraglio Claudio Confessore, già comandante della Brigata San Marco, il comandante della Capitaneria di Porto, capitano di vascello Giovanni Canu, il presidente del Gruppo Nazionale Leoni del San Marco comandante Claudio Mazzola, il luogotenente Vincenzo Picci, comandante della Stazione Carabinieri Marina Militare, alcuni rappresentanti del Gruppo Sommergibilisti e tanti amici appassionati della materia.

Una serata interessante, che rimarrà nel cuore di tutti come la presentazione del libro dello “scrittore-pescatore”.

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