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Cultura Ceglie Messapica

Per il maestro Uccio Biondi invito alla Biennale di Venezia

CEGLIE MESSAPICA - “Gentile maestro, in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, ho inteso estendere il Padiglione della 54. Biennale internazionale d’Arte a ogni capoluogo di regione o città di grande prestigio del Paese, al fine di documentare lo stato dell’arte in tutta Italia (…). Attraverso un’attenta selezione del comitato di studio da me presieduto, abbiamo scelto, fra gli altri, il suo nome. Per questo motivo sono felice di annunciarle che lei è stato selezionato per l’iniziativa speciale del 150esimo promossa dal Padiglione Italia della 54.Esposizione d’Arte internazionale della Biennale di Venezia. Sperando che lei voglia aderire con convinzione, le comunico che la sua opera sarà esposta nelle sedi messe a disposizione della Regione Puglia, tra il giugno e il novembre 2011”, firmato Vittorio Sgarbi.

CEGLIE MESSAPICA - “Gentile maestro, in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, ho inteso estendere il Padiglione della 54. Biennale internazionale d’Arte a ogni capoluogo di regione o città di grande prestigio del Paese, al fine di documentare lo stato dell’arte in tutta Italia (…). Attraverso un’attenta selezione del comitato di studio da me presieduto, abbiamo scelto, fra gli altri, il suo nome. Per questo motivo sono felice di annunciarle  che lei è stato selezionato per l’iniziativa speciale del 150esimo promossa dal Padiglione Italia della 54.Esposizione d’Arte internazionale della Biennale di Venezia. Sperando che lei voglia aderire con convinzione, le comunico che la sua opera sarà esposta nelle sedi messe a disposizione della Regione Puglia, tra il giugno e il novembre 2011”, firmato Vittorio Sgarbi.

Il destinatario del prestigioso invito a firma del  direttore della Biennale di Venezia Vittorio Sgarbi è il pittore, ma anche scultore e regista  di origini cegliesi Uccio Biondi, 64 anni. L'artista nato nell'humus della poetica realista, interprete originale della sempiterna questione meridionale, passato attraverso un rinnovato repertorio visivo aniconico, di ispirazione informale (1986-91), non senza suggestioni materico-gestuali (1991-97), ha rivolto l'ultima produzione al confronto con i nuovi linguaggi della medialità. “Nel lavoro più recente aggiunge nuova linfa alla sua consolidata produzione pittorica, proponendo soluzioni plastiche di sapore neopop e concettuale, che coniugano scultura e uso del colore”.

Ed è proprio dall'ultima produzione che è stato selezionato, con cura all'oggetto-tema della 54esima edizione della più importante rassegna artistica made in Italy, l'opera di Biondi destinata al “padiglione Italia”, in mostra a Lecce nella splendida cornice del convento dei Teatini. “La rivoluzione sono io”, è questo il titolo dell'opera prescelta realizzata nel 2009, dittico-installazione composto di due tele più un gomitolo di corda (bende gessate, garze, stoffa, corda, acrilico, carbone, pigmento e vinavil su tela. Dimensioni 210 centimetri x 200 x 30). La tela-scultura, che sarà affidata alle stampe del catalogo della Biennale per i tipi di Skira editore, è così descritta da Marinilde Giannandrea: “E’ una alto-pittura. Installazione dove l’elemento plastico confluisce nella pittura e la figura tridimensionale si colloca con senso teatrale nello spazio della superficie. E’ moderno altorilievo che riconduce gli aspetti esistenziali e psicologici della figura umana a una dimensione di rinnovata e universale classicità”. “Il corpo è l’inviolabile – aggiunge Biondi -, la dimensione-sfida verso ogni sopruso e violenza. Un gomitolo di corda rossa è la miccia inesplosa ma pronta ad esplodere nel nome di un estremo sacrificio”.

Stagione assai prolifica per l'artista, le cui opere saranno esposto oltre che nel Padiglione Italia della Biennale, anche a Pisa e a Roma. Biondi sarà presente anche, dal 18 giugno al 16 luglio anche nella rassegna d’arte internazionale organizzata dalla Accademia libera natura e cultura e dall’associazione turistica Pro Montegemoli, nella provincia di Pisa. Biondi esibirà nel castello di Pomarance (Mongemoli, Pisa) la scultura “Liberta”, primattrice dello spettacolo teatrale Nero vite, sul palco del teatro comunale di Ceglie Messapica nella primavera 2007.

Biondi esporrà dal 17 maggio al 14 giugno anche nella collettiva “Fabula in art – terza edizione”, nelle sale d’arte del museo di San Salvatore in Lauro, nel complesso monumentale del Pio sodalizio dei Piceni a Roma. L’evento, a cura di Giorgio Bizzarri, Alberto Michelini e Lorenzo Zichichi, è organizzato in collaborazione di Arushi Arts New Delhi (India), Maxxi museo nazionale delle arti del XXI secolo, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Riso – museo d’arte contemporanea della Sicilia. Il ricavato dell’asta, bandita dalla prestigiosa nientemeno che da Christie’s, sarà devoluto in beneficienza a favore delle scuole di India, Haiti, Madagascar e Zambia. Ovunque insomma, tranne che a Ceglie. Odiosamata ostello natale, terra straniera per i propri figli come ogni periferia. “Luogo del tempo fermo, dei buoni ricordi, dei buoni piaceri, dei buoni amici”, ma anche “prigione da cui è necessario uscire per conoscere il mondo, le sue occasioni, le sue tentazioni, il suo essere altro da sé, le sue innovazioni, le sue contraddizioni”, per dirla con le parole di Uccio Biondi.

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