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Polo energetico, il Consiglio comunale compatto sulla proposta Cinque Stelle

Un solo voto contrario: quello di Oggiano. Il Pd: "Oggi non si risolvono tutte le criticità, ma auspichiamo possa essere il viatico per un nuovo metodo finalizzato ad affrontare le problematiche che non mancano in una città come la nostra"

BRINDISI - Ieri, lunedì 22 marzo, il viceministro per lo Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin è stato a Brindisi. Riguardo la questione energetica ha auspicato "coesione" da parte degli attori del territorio. Una sorta di risposta è arrivata in giornata, quando il Consiglio comunale del capoluogo adriatico ha votato ad ampia maggioranza (25 voti favorevoli e uno, quello di Massimiliano Oggiano, contrario) l'ordine del giorno presentato dal Movimento Cinque Stelle, proprio sul polo energetico. Il documento è stato inoltre sottoscritto da uno schieramento trasversale: Partito Democratico, Idea, Forza Italia e Lega. Anche Gabriele Antonino ha presentato delle proposte, accolte, ma al momento del voto è uscito dall'aula.

Ordine del giorno Cinque Stelle

Ma cosa chiedevano i Cinque Stelle Gianluca Serra e Tiziana Motolese? Ecco l'odg. Chiedono che il Consiglio comunale esprima il proprio favore rispetto al progetto denominato "Enel Logistics"; il proprio favore rispetto ad un programma che preveda il riutilizzo di tutte le infrastrutture Enel Produzione S.p.A. per progetti industrustiali e logistici di sviluppo finalizzati al reimpiego di tutti i lavoratori diretti e indiretti del polo energetico. Chiedono inoltre che il Consiglio comunale inviti e sostenga Enel Produzione S.p.A. a dismettere tutte quelle infrastrutture non destinabili ad altri usi ed a bonificare le aree; Enel Produzione S.p.A. a chiedere all'Agenzia delle Dogane tutte le autorizzazioni necessarie affinché i due parchi coperti per lo stoccaggio del carbone (dome) di una capienza di circa 500mila metri cubi e le infrastrutture di collegamento siano funzionali alla Zona doganale interclusa di Costa Morena (ex molo Carbone); Enel Produzione S.p.A. ad avviare una proficua interlocuzione con gli altri operatori economici al fine di insediare sul territorio brindisino stabilimenti per la produzione di impianti e/o macchinari di accumulo e/o produzione di energia rinnovabile (pale eoliche, elettrolizzatoiri, pannelli solari, ecc.); Enel Produzione S.p.A. a mettere a disposizione il sistema di captazione dell'acqua marina, ora utile al sistema di raffreddamento del ciclo termico, per la realizzazione di un dissalatore ad osmosi inversa per la produzione di acqua potabile; l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale a completare la colmata ed il banchinamento dell'area denomitata di "Capobianco" al servizio della costituita seconda zona franca doganale interclusa; il Consorzio Asi affinché proceda alla costituzione della propria zona franca doganale interclusa.

Cosa devono fare sindaco e Giunta

Non finisce qui, l'ordine del giorno prosegue chiedendo che il Consiglio comunale impegni sindaco e Giunta a porre in essere tutte le azioni politiche ed amministrative possibili presso la Regione Puglia ed il Governo Italiano affinché l'area Zes sia estesa fino al sito di Cerano ove insiste la centrale Federico II; a porre in essere tutte le azioni politiche ed amministrative possibili presso la Regione Puglia affinché per le zone portuali e retroportuali si deroghi ai limiti imposti dal Piano Paesagistico Territoriale Regionale della Puglia consentendo che tutte le Zone doganali intercluse siano pienamente utilizzabili; a porre in essere tutte le azioni politiche ed amministrative necessarie affinché i Dome, gli oltre 17 chilometri di nastro trasportatore e l'asse viario attrezzato (che collega il porto alla centrale Federico II), siano conservati e destinati alla logistica; ad affiancare collaborativamente e fattivamente Enel Produzione S.p.A. nella eventuale attività di interlocuzione con altri operatori economici al fine di intercettare ulteriori investimenti in città, anche utilizzando le infrastrutture oggi al servizio della centrale Federico II; ad avviare immediatamente una proficua interlocuzione con tutte le società multinazionali presenti sul territorio affinché si istituisca con le stesse un "Tavolo Tecnico Permanente sulle Committenze" al fine di consentire alle imprese locali di accedere al sistema degli appalti e dei sub-appalti di tali Players Internazionali.

I Cinque Stelle: "Politica dei contenuti"

All'indomani del risultato, i Cinque Stelle, con un comunicato firmato dai consiglieri Serra e Motolese, spiegano: "Sin dall'inizio abbiamo incentrato il nostro mandato sui contenuti, rifuggendo dalla politica dei piagnistei. Viviamo pertanto l'approvazione quasi unanime (ha votato contro solo Fratelli d'Italia) del nostro ordine del giorno sulla riconversione del polo energetico Enel come una tappa di un percorso che ci ha visti remare sempre nella direzione del migliore sviluppo possibile per Brindisi. Ci siamo spesi con la consapevolezza che, al netto delle legittime lamentazioni di circostanza, il Governo - anche grazie al lavoro dei rappresentanti locali in Parlamento - pone con attenzione l'orecchio su questo territorio. Sulla riqualificazione urbana, sulle opere portuali, sull'istituzione delle Zes, per fare degli esempi, il Governo ha dimostrato la sua vicinanza attraverso ingenti finanziamenti e strumenti normativi semplificativi degli iter. Davanti ad una proposta credibile che giunge dal territorio, confidiamo che ciò possa accadere anche in merito al futuro dei 270 ettari gestiti da Enel". Prosegue la nota dicendo che l'ordine del giorno approvato "è un forte atto di indirizzo politico con cui si chiede la messa a valore delle potenzialità della città e delle infrastrutture esistenti, puntando sulle direttrici della logistica, dei traffici portuali, dell'agricoltura e dell'idrogeno. Attraverso l'estensione della Zes con l'inclusione del sito di Cerano, la deroga al Pptr che condiziona gli insediamenti entro i 300 metri dal mare, l'avvio delle zone franche doganali intercluse, il riutilizzo dei dome e della viabilità di servizio, Brindisi potrà ritornare strategica nei traffici portuali. Da sempre abbiamo sostenuto che il porto è il fulcro dell’economia cittadina e la creazione di un polo logistico - in cui la banchina Enel e le altre zone doganali intercluse siano messe al servizio di nuovi traffici - non potrà che produrre benefici per Brindisi".

Il Pd: "Questo è il viatico per un nuovo metodo"

Non si è fatto attendere un commento a quanto proposto e approvato da parte del Partito Democratico di Brindisi. Si legge in una nota: "Il dibattito è stato costruttivo e proficuo e il Consiglio comunale si è confrontato in maniera seria e leale. Oggi non si risolvono tutte le criticità, ma auspichiamo possa essere il viatico per un nuovo metodo finalizzato ad affrontare le problematiche che non mancano in una città come la nostra che rischia di pagare un caro prezzo sociale per la transizione energetica ed ecologica". Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha inteso contribuire alla discussione sottoscrivendo all’unanimità un intervento presentato dal capogruppo Maurizio Pesari. Ecco alcuni passaggi dell'intervento: "Brindisi è una delle città più industrializzate del Mezzogiorno. Questa condizione ha portato significativi risultati in termini di un maggiore tasso relativo di occupazione ma anche grandi criticità in termini di ricadute ambientali, particolarmente provocato dalla chimica di base e dalla produzione energetica e, inizialmente, da un quadro normativo nazionale non all'avanguardia. Perciò i danni provocati nel passato hanno purtroppo assunto il carattere della irreversibilità, soprattutto a causa dell'inquinamento di vaste porzioni del territorio brindisino. Insieme al fenomeno della globalizzazione economica e alla perdita di competitività di molti settori economici la condizione di area inquinata ha drasticamente diminuito la competitività del nostro territorio che, non a caso, non riesce ad attrarre investimenti importanti da alcuni decenni. [...] Ora viviamo un periodo di grandissimo cambiamento nel campo delle fonti energetiche, stimolato positivamente anche dal ruolo della Unione Europea con le sue politiche sul tema della transizione ecologica e della sostenibilità ambientale. Sono obiettivi che il Partito Democratico di Brindisi condivide in pieno ed in modo convinto. Riteniamo però contemporaneamente necessario, anche per evitare contraccolpi sociali e forti resistenze, che la transizione debba essere accompagnata da politiche territoriali sia da parte delle istituzioni statali e regionali che da parte delle aziende. Dicendo questo non ci si riferisce a scenari di tipo assistenzialistico ma piuttosto, come è ben delineato nell'ordine del giorno presentato dal gruppo del Movimento 5 Stelle che ringraziamo per l'opportuna iniziativa, di prospettive di nuova produzione sia nel campo energetico che in settori strategici per Brindisi come quello della logistica integrata".

Articolo aggiornato alle 12:45 (nota dei Cinque Stelle)

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