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Ambiente e salute, tavolo per Brindisi

BRINDISI – Il governo riconosce l’urgenza di valutare a fondo l’emergenza ambientale ed i rischi per la salute della popolazione, con la disponibilità dichiarata per la creazione di un tavolo inter-istituzionale, con avvio dell’attività nel 2014.

BRINDISI – Il governo riconosce l’urgenza di valutare a fondo l’emergenza ambientale ed i rischi per la salute della popolazione, con la disponibilità dichiarata per la creazione di un tavolo inter-istituzionale, con avvio dell’attività nel 2014. Formalmente, si riconosce l’esistenza di un caso Brindisi, oltre che di un caso Taranto, e l’attenzione è concentrata soprattutto sul polo chimico. Ne dà notizia la deputata Elisa Mariano, che con altri 29 colleghi del gruppo del Pd alla Camera aveva presentato una interpellanza urgente nei giorni scorsi.

Il governo ha risposto nella seduta di ieri con il sottosegretario Pier Paolo Baretta, il quale ha affermato che “si condivide con l’onorevole interrogante l’esigenza di garantire con urgenza l’effettuazione degli interventi opportuni al fine di migliorare le condizioni ambientali dell’area di Brindisi e a questo proposito sarà cura del Ministero promuovere con iniziative coordinate tra i vari Dicasteri, in primo luogo fra quelli interpellati, la predisposizione di un tavolo inter-istituzionale che veda la partecipazione anche degli Enti Locali, delle Agenzie ambientali e delle Istituzioni sanitarie coinvolte”.

La deputata Elisa Mariano soddisfatta ha replicato: “Le risposte fornite all’interpellanza concorrono a legittimare l’obiettivo primario che noi ci eravamo prefissi, ovvero quello di riaccendere i riflettori nazionali su una questione che, come ho documentato nel testo dell’interpellanza, non è solo ambientale, ma anche sanitaria.” Da qui l’esigenza di un tavolo che integri l’azione di tutti i dicasteri interessati, degli enti locali, ma anche e soprattutto di Arpa, Ispra e Istituto sanitarie.

“Un tavolo del genere sarà un’innovazione assoluta in termini di gestione della governance del rischio ambientale e sanitario. Il caso Ilva ci ha insegnato proprio questo – ha detto ancora la Mariano – e cioè che non possiamo parlare di sviluppo se non parliamo anche di ambiente e che se si parla di ambiente non si può non parlare anche e soprattutto di salute e di rischio sanitario.”

I limiti ambientali che costituiscono il tetto delle emissioni consentite a Brindisi, secondo la parlamentare “non sono sufficienti per tutelare la salute e le decisioni autorizzative all’esercizio degli impianti non possono tener conto solo delle conformità dei livelli di emissioni e dei livelli di qualità dell’aria, ma devono tener conto del rischio sanitario della popolazione. Anche su questo punto la risposta del governo Letta è stata positiva.

“Si condivide l'opportunità, richiamata dagli Interroganti, di dare attuazione alle raccomandazioni proposte nel volume contenente i risultati dello studio Sentieri, in particolare gli studi sulla distribuzione spaziale di diverse patologie, anche in relazione - ha detto in aula il sottosegretario Baretta - ad una precedente osservazione di questo Istituto relativa a incrementi della mortalità per tumori polmonari, vescicali e del sistema linfoemopoietico nella popolazione residente entro 2 chilometri dal centro del Petrolchimico di Brindisi”. Gli approfondimenti sollecitati, quindi, con l’interpellanza della Mariano dovrebbero partire nel 2014.

La deputata, nel ringraziare il governo per la dettagliata risposta e per l’impegno contratto per Brindisi, ha concluso così la sua replica “Vi ringraziamo, ma vigileremo affinché l’impegno preso oggi si traduca presto in un fatto concreto e capace di portare risultati”. Elisa Mariano ora si aspetta che “questo risultato sia colto con soddisfazione da tutti coloro che hanno il compito di costruire il futuro di questa terra. Dobbiamo guardare avanti, non perdere neanche un minuto e saper sfruttare l’impegno che abbiamo strappato al governo. Più sarà coordinata e coesa la l’azione politica ed istituzionale tra tutti i livelli interessati, più sarà possibile ottenere per la nostra provincia. Anche e soprattutto in termini di investimento e risorse. E’ questo che si aspettano i cittadini da noi e noi abbiamo il dovere di fare qualsiasi cosa è nelle nostre possibilità per invertire il declino complessivo che interessa questo territorio.”

 

 

 

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