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Ceneri Enel, due imprese sequestrate

BRINDISI – Grandi quantitativi di cenere da carbone arrivavano dalla centrale Enel di Cerano, ma non ci sono dirigenti o dipendenti Enel tra gli indagati. Lo hanno detto poco fa gli investigatori nel corso della conferenza stampa relativa all’operazione del Noe dei carabinieri, che ha condotto alla notifica di 18 informazioni di garanzia e al sequestro di due imprese, la Euroscavi 2000 Srl a Francavilla Fontana e la Fimab Srl in contrada Incantalupi, tra Brindisi e San Vito dei Normanni, che si occupavano dello stoccaggio delle scorie.

BRINDISI – Grandi quantitativi di cenere da carbone arrivavano dalla centrale Enel di Cerano, ma non ci sono dirigenti o dipendenti Enel tra gli indagati. Lo hanno detto poco fa gli investigatori nel corso della conferenza stampa relativa all’operazione del Noe dei carabinieri, che ha condotto alla notifica di 18 informazioni di garanzia e al sequestro di due imprese, la Euroscavi 2000 Srl a Francavilla Fontana e la Fimab Srl in contrada Incantalupi, tra Brindisi e San Vito dei Normanni, che si occupavano dello stoccaggio delle scorie.

Gli indagati sono imprenditori, gestori di impianti di trattamento dei rifiuti, autotrasportatori: i reati ipotizzati a loro carico sono  traffico illecito di rifiuti speciali, esercizio di discarica abusiva, miscelazione di rifiuti pericolosi. Altre notizie in un prossimo servizio, con i particolari illustrati dai carabinieri nel corso della conferenza stampa presso il comando provinciale di Brindisi dell’Arma.

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