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Altri soldi per i lampioni fotovoltaici: risparmiosi forse, pericolosi certo

BRINDISI – Bando da 619mila euro della Provincia di Brindisi per l’installazione di nuovi lampioni alimentati da energia fotovoltaica per l’illuminazione di tratti di strade extraurbane di competenza. L’amministrazione provinciale dunque prosegue sulla strada scelta nella seconda metà degli anni Novanta, quando in seguito alla convenzione con l’Enel del 1996, ottenne dalla società elettrica un cospicuo finanziamento per dotare parte della rete viaria intercomunale di fonti di illuminazione alimentate dall’irradiazione solare (un investimento di circa 10-12 miliardi delle vecchie lire).

BRINDISI – Bando da 619mila euro della Provincia di Brindisi per l’installazione di nuovi lampioni alimentati da energia fotovoltaica per l’illuminazione di tratti di strade extraurbane di competenza. L’amministrazione provinciale dunque prosegue sulla strada scelta nella seconda metà degli anni Novanta, quando in seguito alla convenzione con l’Enel del 1996, ottenne dalla società elettrica un cospicuo finanziamento per dotare parte della rete viaria intercomunale di fonti di illuminazione alimentate dall’irradiazione solare (un investimento di circa 10-12 miliardi delle vecchie lire).

Nel frattempo, comparando costo dell’installazione e delle manutenzioni con il risparmio sulla bolletta Enel dell’ente Provincia nel corso degli anni, l’operazione si è rivelata conveniente dal punto di vista economico? Difficile dare un giudizio, visto che questo calcolo pare non sia mai stato fatto. C’è invece un palese problema di perdite dovuto all’industria del furto dei pannelli solari, alimentata spesso da centrali criminose localizzate in Campania, ma con addentellati in varie aree regionali. Le forze di polizia sono riuscite a stabilire che i pannelli fotovoltaici rubati lungo le reti stradali (colpi affidati soprattutto a gruppi di extracomunitari), venivano solo provvisoriamente depositati in alcuni magazzini nel Salento (nel caso di Brindisi e provincia) e poi trasferiti in Campania, e da qui inviati poi in Africa dove esiste un fiorente mercato illegale.

Altra questione aperta, è quella della sicurezza stradale. In contesti in cui è stato a suo tempo proposto di tagliare gli alberi lungo la 16 tra Ostuni e Fasano, ovunque siano stati installati negli anni scorsi i lampioni fotovoltaici si trovano esattamente sul bordo delle carreggiate senza alcuna protezione. Una sbandata in motocicletta o in bici può essere fatale, in auto forse il rischio è inferiore ma tuttavia non trascurabile. Sono previsti guard-rail, con il nuovo investimento? Chi pagherebbe in caso di procedimento penale a seguito di incidente grave?

“Il bando riguarda l’installazione di un nuovo tipo di fonte di illuminazione con pannello fotovoltaico. Più potente, e questo ci consentirà di utilizzare un solo palo al posto di due degli attuali lampioni. E’ anche a prova di furto. Laddove gli impianti risulteranno obsoleti saranno sostituiti dai nuovi, altrimenti si utilizzeranno per coprire altri tratti delle strade provinciali”, spiega l’assessore Maurizio Bruno. E l’aspetto sicurezza? “Abbiamo deciso di investire 500mila euro per migliorare la sicurezza delle strade provinciali. Valuteremo anche il problema dei pali della pubblica illuminazione a bordo strada”, risponde l’assessore.

Ma alla fine, questi lampioni fotovoltaici convengono o no, all’amministrazione della Provincia? “Credo proprio di sì. Un risparmio sui costi energetici credo sia innegabile. Non dispongo però di dati per valutare se la Provincia abbia speso per l’illuminazione fotovoltaica delle strade di propria competenza più o meno di quanto abbia risparmiato sulla bolletta. Ma la strada giusta è comunque quella di impianti che utilizzano fonti rinnovabili”.

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