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Convenzione Enel: riserbo sulla bozza, ma si parla di un taglio al carbone del 15 per cento

BRINDISI – Formalmente si tratta di bozze riservate, da sottoporre all’attenzione dei rispettivi consigli. E a questo vincolo si sono attenuti stamani sia il sindaco Domenico Mennitti che il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, al termine del vertice a Bari con il governatore Nichi Vendola, dedicato al rinnovo della più importante delle convenzioni con le società energetiche del polo brindisino, l’Enel. Di cifre sulla riduzione dell’impiego di carbone nella termoelettrica di Cerano, e su quella delle emissioni dei principali inquinanti, si parlerà probabilmente domani, solo dopo che i consiglieri comunali e provinciali avranno avuto la possibilità di esaminare le copie delle bozze.

BRINDISI – Formalmente si tratta di bozze riservate, da sottoporre all’attenzione dei rispettivi consigli. E a questo vincolo si sono attenuti stamani sia il sindaco Domenico Mennitti che il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, al termine del vertice a Bari con il governatore Nichi Vendola, dedicato al rinnovo della più importante delle convenzioni con le società energetiche del polo brindisino, l’Enel. Di cifre sulla riduzione dell’impiego di carbone nella termoelettrica di Cerano, e su quella delle emissioni dei principali inquinanti, si parlerà probabilmente domani, solo dopo che i consiglieri comunali e provinciali avranno avuto la possibilità di esaminare le copie delle bozze.

Forse è anche questo il tema della conferenza stampa convocata da Ferrarese per domani mattina alle 11,30 in Provincia, di cui non è stato anticipato l’argomento, ma solo la promessa di “importanti comunicazioni ai rappresentanti degli organi di informazione”. Mentre al momento in cui scriviamo non vi è un analogo appuntamento al Comune. Da Mennitti e Ferrarese, dunque, nessuna indiscrezione. Ma secondo alcune fonti non ufficiali, con Enel si andrà al sodo, e cioè alla firma, entro la fine di gennaio, e sulla base di una riduzione del 10 per cento di carbone come taglio praticato direttamente sugli impieghi della centrale “Federico II”, cui aggiungere un ulteriore 5 per cento derivante da produzioni sostitutive. Più il carbonile coperto

Se in questo discorso la Regione abbia insistito per inserire anche Il Cdr (il combustibile da rifiuti) la conferma ufficiale arriverà domani. A tale ipotesi si sono dichiarati contrari non solo i movimenti ambientalisti della zona sud del Brindisino, ma anche il Pd a livello provinciale. Gli ambientalisti insistono che la chiusura del ciclo dei rifiuti avvenga portando alle massime percentuali possibili la differenziata, riducendo al 30-40 per cento il conferimento in discarica. Non si sa, inoltre, se è stato reinseritop il progetto del nuovo molo combustibili nel porto esterno.

Un tema che invece certamente terrà banco è quello del rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale, che Enel vorrebbe vincolare alle emissioni massime certificate unilateralmente, mentre i governi locali vogliono ancorarla ai dati delle centraline di monitoraggio gestite da Arpa Puglia. Le emissioni massiche prese in considerazione sono quelle dei biossidi di zolfo, di azoto e le polveri sottili. Le emissioni di CO2 invece devono rispettare le tabelle assegnate dal ministero.

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