Aggressione alla coppietta, il gip decide: l'autore deve andare in carcere
BRINDISI – Dovrà andare in carcere non appena le sue condizioni cliniche lo consentiranno, il 38enne artigiano brindisino Giulio Brigante, rimasto ferito durante quello che per gli investigatori, il pm e adesso anche il gip è stato un tentativo di rapina aggravata con lesioni ad una delle vittime. Lo ha deciso oggi il giudice delle indagini preliminari Eva Toscani. Il difensore di Brigante, l’avvocato Mauro Masiello, ne aveva chiesto l’assegnazione agli arresti domiciliari in considerazione della particolarità della vicenda e del fatto che Giulio Brigante non ha mai commesso reati contro la persona (ha solo un piccolo precedente legato ad un abuso edilizio, sembra). L’artigiano era rimasto ferito durante la colluttazione con un militare del reggimento San Marco, che si trovava appartato con la fidanzata in un’auto a Punta Penne, nella notte tra l’11 e il 12 aprile, e che Brigante aveva preso di mira armato di piede di porco e con passamontagna calzato.