"Tanti dubbi sull'estromissione di Marcucci da Confindustria Brindisi"
"Per ipotesi anche gravi, altrove i presidenti sono ancora in carica. Una procedura dai tempi e modalità discutibili"
"Per ipotesi anche gravi, altrove i presidenti sono ancora in carica. Una procedura dai tempi e modalità discutibili"
Incarico affidato a Gabriele Lippolis affiancato da Giuseppe Marinò, dopo la decisione di escludere dalla presidenza Patrick Marcucci
Per opere di miglioramento delle forniture idriche ed efficientamento energetico
BRINDISI – In attesa di conoscere i dati relativi al primo quinquennio, scaduto lo scorso 31 dicembre, la Provincia e le principali aziende presenti nella zona industriale di Brindisi rinnovano per altri 5 anni la convenzione per “il monitoraggio dell’ambiente marino costiero".
BRINDISI – Utile per produrre fibre, un olio alimentare salutare, per bonificare i terreni (perchè assorbe i metalli pesanti) e nell'edilizia. Una vera a propria pianta delle meraviglie. È grazie a tutte queste proprietà che il 29enne brindisino Andrea Carletti le ha dedicato 12 ettari.
BARI – La Puglia è la seconda regione italiana per la produzione di energia, ma solo il 10 per cento di questa proviene da fonti rinnovabili, mentre in altre aree del Paese soprattutto la produzione idroelettrica rende tale percentuale molto più rilevante. Da qui, oltre che da emissioni industriali di altra origine, deriva una situazione che vede la Puglia in testa in Italia per emissioni industriali locali e per quella del principale gas serra, l’anidride carbonica nota anche con la denominazione chimica di CO2. A sottolineare che il miglioramento della qualità dell’aria resta la principale sfida ecologica per la Puglia, la Relazione sullo stato dell’ambiente 2010 redatta dall’Arpa: “Emerge che la Regione Puglia pur avendo avviato un importante processo di miglioramento della qualità dell’aria, in particolare per quel che concerne le riduzioni delle emissioni industriali, in collaborazione con le principali aziende locali, risulta ancora la regione con le maggiori emissioni in atmosfera di carattere industriale per varie sostanze inquinanti (PCDD+PCDF, PM10, CO ed NOx) a livello nazionale“, si legge nell’ultimo paragrafo del rapporto.