BRINDISI - In aula, alla sesta udienza di ieri del processo per la strage del 19 maggio 2012 davanti all'Istituto professionale "Morvillo Falcone" di Brindisi, è stato mostrato alla Corte d'Assise il montaggio dei video realizzato dal gruppo investigativo interforze, che ha condotto al fermo tra il 6 e il 7 giugno successivi di Giovanni Vantaggiato, autore dell'attentato.
MESAGNE - Sarà pure vero che talvolta l’asfalto sembra gruviera e i marciapiedi sono rotti e sconnessi. Ma è altrettanto risaputo che qualcuno di tanto in tanto forza un po’ la mano, se c’è da chiedere i danni per una caduta o per un incidente stradale, arrivando perfino ad inventarsi infortuni mai esistiti. Per prevenire eventuali frodi il Comune di Mesagne ha deciso di stipulare una convenzione con un’agenzia di investigazione privata di San Pietro Vernotico che dovrà compiere accertamenti su dieci casi giudicati sospetti. All’ente municipale l’approfondimento richiesto costa 180 euro a sinistro, non più di 1.810 euro in totale.
BRINDISI – Una conferenza stampa perfettamente inutile da un punta di vista giornalistico quella di stamani presso la procura di Brindisi, tenuta dal capo della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta. Nessuna risposta su tre punti cruciali: movente dell’attentato del 19 maggio alla scuola Morvillo Falcone; partecipazione alle varie fasi dell’attentato di eventuali complici; consapevolezza o meno da parte di un membro della famiglia di Giovanni Vantaggiato, 68 anni, titolare di un deposito di carburanti, della pericolosità sociale del loro convivente. “Tutto ciò fa parte delle indagini”, ha giustamente sottolineato il magistrato che le coordina. Ovviamente, a conferenza stampa conclusa, ognuno si è buttato sulla propria pista.