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Università tradizionali e a distanza: una grande opportunità per rifugiati e migranti

Si è da poco conclusa , a Roma, la conferenza internazionale dell' EDTU 2016 "Network di Università Tradizionali e a Distanza per una Cittadinanza Globale: la Formazione come Risposta alla Crisi dei Rifugiati e dei Migranti"

Si è da poco conclusa , a Roma, la conferenza internazionale dell’ EDTU 2016 “Network di Università Tradizionali e a Distanza per una Cittadinanza Globale: la Formazione come Risposta alla Crisi dei Rifugiati e dei Migranti" organizzata dall’ Università Telematica Uninettuno. La conferenza si è tenuta tra il 19 ed il 21 ottobre, ed ha coinvolto oltre 550 tra rappresentanti istituzionali, delegati, rettori, docenti e ricercatori provenienti da diverse nazioni tra le quali Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Argentina, India, Libano, Emirati Arabi, Marocco, Russia, Giappone e i Paesi europei.

La conferenza è stata aperta  dal Ministro della pubblica istruzione, Stefania Giannini, presso l’Auditorium dell’ Università Pontificia Antonianum. Il ministro ha snocciolato con precisione il tema focale della conferenza , incentrato sul tema “ Network tra università tradizionali e on line per una cittadinanza globale”.

Non si è parlato solo delle nuove tecnologie messe a disposizione dal web per poter diffondere sempre di più un sistema globale di studio universitario efficiente.  Tra gli obiettivi della conferenza vi era anche quello di  cercare delle concrete soluzioni per dare modo anche a chi fugge da Nazioni tempestate da guerre e distruzione  di poter continuare i propri studi universitari.

E’ quello che ha ricordato il rettore dell’ Università Telematica Uninettuno, Maria Amata Garito, che ha ricordato il caso del giovane siriano Harout Marderossian, che ha potuto continuare i suoi studi di chimica in Libano ( dove gode dello status di rifugiato politico) dopo essere stato costretto a lasciare Aleppo e la sua università.

Harout avrà infatti la possibilità di accedere ai suoi studi tramite la piattaforma di e-learning Uninettuno, l'unica al mondo in cui si insegna e si apprende in sei lingue differenti quali italiano, francese, inglese, arabo, greco e polacco, dove studiano e si sono laureati migliaia di studenti che provengono da più di 140 Paesi. 

A settembre era già stato presentato a New York il progetto “ University for refugees. Istruzione senza confini” , il primo sportello telematico nel mondo disponibile in diverse lingue dedicato esclusivamente alle esigenze degli studenti immigrati e rifugiati politici. Grazie alla collaborazione dell’ “Associazione medici stranieri in Italia”, presieduta da Foad Aodi, il portale ha anche dei servizi che si occupano di salute e servizi sanitari.

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