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Cittadella, otto lavoratori dimenticati

BRINDISI – Vogliono sapere cosa si stia concretamente facendo per salvare i loro posti gli otto lavori della Scpa Cittadella della Ricerca posti in cassa integrazione guadagni in deroga, mente la società è in liquidazione. I lavoratori costituitisi in comitato hanno scritto al presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, alla giunta ed al consiglio provinciale, ai sindacati Fisascat Cisl e Fismic Confsal ( e per conoscenza a Cgil e Uil), ricordando quali fossero gli impegni assunti dallo stesso consiglio provinciale e dall’amministrazione Ferrarese con un ordine del giorno dell’assemblea elettiva nella seduta dell’1 marzo scorso.

BRINDISI – Vogliono sapere cosa si stia concretamente facendo per salvare i loro posti gli otto lavori della Scpa Cittadella della Ricerca posti in cassa integrazione guadagni in deroga, mente la società è in liquidazione. I lavoratori costituitisi in comitato hanno scritto al presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, alla giunta ed al consiglio provinciale, ai sindacati Fisascat Cisl e Fismic Confsal ( e per conoscenza a Cgil e Uil), ricordando quali fossero gli impegni assunti dallo stesso consiglio provinciale e dall’amministrazione Ferrarese con un ordine del giorno dell’assemblea elettiva nella seduta dell’1 marzo scorso.

Tra le altre cose si deliberò di “di impegnare il presidente della Provincia di Brindisi e la giunta provinciale a presentare al consiglio entro il 30 marzo un piano per la costituzione del nuovo soggetto giuridico consortile che tenga conto delle indicazioni in premessa esplicitate e per la gestione, da parte della Provincia, degli immobili e dei servizi comuni salvaguardando il personale dipendente oggi assunto dalla Cittadella della ricerca”.

Adesso i lavoratori constatano che “In esecuzione di quanto su deliberato, è ancor più doveroso evidenziare che la giunta provinciale del 30 marzo 2012, a dispetto dei tanti buoni propositi propagandati, preso atto dell'avvenuta messa in liquidazione della Scpa Cittadella della Ricerca come espressamente intimato, si è preoccupata di definire l'iter da intraprendere per acquisire alla Provincia la disponibilità degli immobili già in comodato gratuito a Cittadella previa risoluzione dello stesso e per la gestione, da parte della Provincia, degli immobili e dei servizi comuni tralasciando o forse dimenticando l'impegno a presentare un piano per la costituzione del nuovo soggetto giuridico consortile e soprattutto di salvaguardare il personale dipendente”.

“Tra buoni propositi ed impegni è arrivata anche la data del 30 giugno 2012 presentata a noi lavoratori – scrivono gli ex dipendenti riuniti in comitato - come il termine ultimo per avere quelle risposte che gli atti conseguenti alla delibera del 30 marzo 2012 non era riuscita a dare; spiace, tuttavia, dover constatare ancora una volta come gli unici atti formali siano la delibera della Giunta Provinciale del 28/06/2012 che si è limitata a prorogare l'affidamento dei servizi strumentali di gestione condominiale del comprensorio Cittadella della Ricerca alla società Santa Teresa dall’1 luglio 2012 al 31 dicembre 2013 e dare atto che l'amministrazione provinciale sta procedendo alla costituzione del nuovo soggetto giuridico (salvo poi constatare fuori da quell'aula che nessuno ha la benché minima idea di che cosa sia questo soggetto giuridico e chi dovrebbe costituirlo) ed una richiesta di proroga al 31/12/2012 della cassa integrazione guadagni in deroga”.

Tutto ciò fondato sull’ennesimo “impegno delle parti – rilevano ancora gli otto lavoratori - che pur evidenziando la difficile situazione, si impegnano, ciascuno per la propria competenza, a ricercare soluzioni capaci di salvaguardare i livelli occupazionali, impegnandosi, sin da ora, ad incontrarsi entro la prima decade del mese di settembre 2012, al fine di valutare attentamente le possibili soluzioni emerse e individuare eventuali fabbisogni formativi e/o percorsi formativi”. L'assunzione da parte di Santa Teresa dei lavoratori in Cassa  integrazione “sarebbe un'ottima maniera da parte dell'amministrazione provinciale per smentire quanto qui affermato: fare, come in tante occasioni è stato fatto, un'azione coraggiosa e senza fini elettoralistici ma solo per salvare, in parte, il patrimonio della Cittadella della Ricerca rappresentato dai suoi ex lavoratori”.

La lunga nota conclude che “lungi dal voler essere polemici ma desiderosi di rappresentare il reale ed effettivo susseguirsi dei fatti sino ad oggi accaduti in questa triste vicenda, chiediamo, ancora una volta, di poter conoscere realmente gli atti e le azioni che si stanno ponendo in essere al fine di dare soluzione reale, senza demagogia e populismo, al problema, altrettanto reale, rappresentato in queste righe e che riguarda 8 famiglie e non solo 8 lavoratori”.

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