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Gelo, duri colpi a raccolti e zootecnia

BARI – Il maltempo che da diversi giorni sta sferzando ogni angolo della Puglia, mette in ginocchio l’agricoltura. Ben il 40% dei raccolti di ortaggi in campo aperto sono andati completamente distrutti. Per non parlare del blocco delle strade e migliaia di tonnellate di prodotti ortofrutticoli bloccati nelle aziende così come il latte. Dopo il blocco dei tir, ora, a causare forti danni al comparto agricolo pugliese è la pioggia e la neve.

BARI Il maltempo che da diversi giorni sta sferzando ogni angolo della Puglia, mette in ginocchio l’agricoltura. Ben il 40% dei raccolti di ortaggi in campo aperto sono andati completamente distrutti. Per non parlare del blocco delle strade e migliaia di tonnellate di prodotti ortofrutticoli bloccati nelle aziende così come il latte. Dopo il blocco dei tir, ora, a causare forti danni al comparto agricolo pugliese è la pioggia e la neve.

L’ondata di freddo polare degli ultimi giorni è come un macigno sulla Puglia per i disagi che ha provocato e sta continuando a fare sull’agricoltura. I danni registrati fino ad oggi sono maggiormente al nord del tacco d’Italia, precisamente Capitanata e nel territorio barese. Danni consistenti si registrano, infatti, anche nelle aziende zootecniche, dove in molti casi è difficoltoso arrivarci a causa della presenza di neve e ghiaccio.

Danni che vanno a gravare su aziende già messe in ginocchio dalla crisi economica senza precedenti italiana e che ora si vedono i lavoro fatto con ancor più sacrificio nei mesi scorsi, distrutto, a causa del maltempo che si è abbattuto sul territorio pugliese da circa dieci giorni. Le nevicate, le piogge e il ghiaccio hanno fatto perdere i raccolti pronti in campo.

I raccolti che hanno subito più danni è stato quelli dei carciofi, cavoli, broccoli e radicchio. E’ di circa 20 milioni di euro il danno stimato nel settore ortofrutticolo. Migliaia sono le aziende che hanno già denunciato a Coldiretti e Cia, di aver perso quasi il 50% del raccolto a causa del gelo che ha devastato le coltivazioni. Per non bastare, la stangata è arrivata anche sulla bolletta energetica, perché le aziende, con la temperatura al di sotto dello zero, sono dovute ricorrere massicciamente al riscaldamento delle serre e delle stalle, con impianti costantemente accesi per evitare il congelamento delle tubature.

Il malessere è arrivato perciò anche agli allevatori pugliesi: la zona più a rischio è nelle zone di Anzano di Puglia, Troia e Bovino che rischiano la chiusura di 50 allevamenti avicoli.  Due i problemi denunciati dagli allevatori: il mangime e il carburante utile al riscaldamento dei capannoni. Idem per gli allevatori di bovini tra Alberona e Biccari infatti, tanti sono stati suini e bovini che per il freddo sono morti.

Anche la Cia Puglia ha richiesto, per questa situazione drammatica nel comparto agricolo pugliese, interventi immediati da parte della Regione e dello Stato, anche per garantire la distribuzione delle merci, soprattutto dei prodotti altamente deperibili come latte, uova, frutta e verdura, ed evitare, così, il rischio speculazioni sui prezzi. Intanto dalla Protezione Civile pugliese fanno sapere che già da domani il tempo migliorerà con temperature, grazie ad un’ondata di scirocco, si alzeranno di qualche grado soprattutto a Sud della Puglia, anche se da domenica 10 febbraio prossimo è prevista un’altra ondata di maltempo.

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