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Economia

Zes, Brindisi esclusa dal gruppo di lavoro: "Un atto scellerato"

Il presidente della Camera di Commercio di Brindisi escluso dal gruppo di lavoro per la Zona Zes di Brindisi e Bari che domani si riunirà per la prima volta. Ufficialmente a causa di un refuso, ma questa versione non convince

BRINDISI – Ufficialmente la questione è stata liquidata come un banale “refuso”. Ma è più che fondato il sospetto che si sia voluto sferrare l’ennesimo schiaffo istituzionale alla città di Brindisi con l’esclusione della sua Camera di Commercio dal gruppo di lavoro della Zes (zona economica speciale) Adriatica che domani (19 ottobre) si riunirà per la prima volta a Bari. Nessun rappresentante del tessuto imprenditoriale ed economico della città di Brindisi, dunque, parteciperà al percorso di redazione delle linee guida del piano strategico di sviluppo e del programma dei primi interventi da realizzare nella Zes che includerà i porti di Brindisi e Bari.

Un "refuso" che non convince

Al presidente dell’ente camerale di Brindisi, Alfredo Malcarne, è arrivata solo nel tardo pomeriggio di ieri (17 ottobre), a uffici chiusi, la comunicazione dell’esclusione dal tavolo, “a causa di un refuso – si legge testualmente nella missiva inviata dalla segreteria dell’assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia – sulla delibera di giunta regionale che individua il gruppo di lavoro”.  Solo per un mero errore formale, insomma, nei giorni scorsi (l’ultima lo scorso 12 ottobre) sarebbero arrivati in via Bastioni San Giacomo diversi avvisi di convocazione della prima riunione del gruppo. “A tal riguardo – scrive la Regione a Malcarne – le comunico che non rientrando nel gruppo di lavoro del qui, non dovrà partecipare alla riunione in oggetto”.

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Alfreco Malcarne, conferenza zona Zes-2

Eppure suona davvero strano questo “refuso”, per una serie di motivi. Innanzi tutto il presidente della Camera di commercio di Brindisi figura nell’elenco dei componenti del gruppo di lavoro creato dalla Giunte regionale attraverso la delibera n. 1626/2017 pubblicata lo scorso 10 ottobre, insieme al presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico Meridionale, a due rappresentanti designati dal Comune di Bari, a due rappresentanti della Città metropolitana di Bari, ai presidenti dei consorzi Asi di Brindisi, Bari e Foggia, al presidente di Confindustria Puglia, ai rettori dell’Università e del Politecnico di Bari, a un ordinario di diritto comparato dell’Università di Cagliari, al senatore Salvatore Tomaselli (nelle vesti di relatore della Zes), al presidente della Camera di commercio di Bari e ai consiglieri regionali eletti delle province di Bari, Brindisi, Foggia e Bat. Ma oltretutto, per quale motivo il “refuso” in questione varrebbe solo per la Camera di commercio di Brindisi, e non per il presidente della Camera di commercio di Bari, il cui presidente non è stato escluso dal gruppo di lavoro?

Guarda il video con le dichiarazioni di Malcarne e Titi

Alfredo Malcarne si è posto questi e altri interrogativi nel corso di una conferenza stampa convocata d’urgenza stamani, alla quale hanno preso parte anche il presidente, Teo Titi, e un esponente, Franco Aversa, dell’associazione Ops (Operatori portuali del Salento). Malcarne ha rimarcato l’evidente disparità di trattamento fra le città di Brindisi e Bari, se si considera che la prima sarà rappresentata, oltre al suo omologo, da quattro componenti (due in rappresentanza del Comune e due in rappresentanza dell’area metropolitana) mentre la città di Brindisi non avrà alcuna voce. Sarebbe bastato convocare il presidente dell’Unioncamere Puglia per portare a Bari anche le istanze di imprenditori e operatori economici della città di Brindisi, ma neanche questo è stato fatto.

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"Pronti ad adire le vie legali"

“Si tratta – asserisce Malcarne – di un atto scellerato”. “Fra ieri e oggi – afferma il presidente – non c’è stata alcuna interlocuzione telefonica con Bari. Non ci sono state fornite le motivazioni di una esclusione ingiusta e iniqua, se si considera che nel gruppo di lavoro della Zes ionica è stata inserita la Camera di commercio di Taranto”. La Camera di Commercio di Brindisi ha subito presentato una richiesta di reintegro nel gruppo di lavoro. Se l’assessorato regionale farà orecchie da mercante, Malcarne si dice pronto a intraprendere tutte le iniziative legali possibili per tutelare l’interesse di un territorio che per l’ennesima volta viene bistrattato dalle istituzioni baresi.

Teo Titi e Franco Aversa-2

La rabbia degli operatori portuali

Non a caso hanno voluto esprimere il loro malcontento anche gli operatori portuali Titi e Aversa. “Provo sdegno – dichiara Titi – per questa esclusione. Se davvero si tratta di un errore di superficialità, sarebbe inaccettabile. Non si capisce come mai questo tipo di sviste si verifichino sempre e solo ai danni di Brindisi”. L’associazione Ops, fra l’altro, si sta battendo in questi giorni affinché nel ruolo di segretario generale dell’Autorità di sistema dell’Adriatico Meridionale venga designato un brindisino. Ma anche su questo fronte sarà molto complicato spuntarla. Titi infatti, senza troppi giri di parole, nel manifestare pieno sostegno ad Alfredo Malcarne, interpreta l’esclusione dello stesso dal gruppo di lavoro come “un attacco violento al porto di Brindisi”.

Si pone del resto un problema di “rispetto dei ruoli e della dignità di rappresentanza – afferma ancora Malcarne – degli imprenditori che lavorano nell’area economica che noi rappresentiamo da 10 anni. Fa male l’assoluta mancanza di rispetto e la perdita di dignità che subiamo anche in questa occasione”. Domani, ad ogni modo, Malcarne, pur non risultando più fra gli invitati, si presenterà al tavolo convocato a Bari per le ore 10, con l’auspicio che almeno la Camera di commercio di Bari sia solidale con l’ente di Brindisi.  

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