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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Fp Cgil: "Comune di Brindisi taglia i fondi per il centro antiviolenza"

La denuncia del sindacato: "Risorse economiche solo fino al 31 gennaio dopo di che il Centro difficilmente potrà garantire gli attuali standard organizzativi/gestionali"

BRINDISI - La Fp Cgil Brindisi denuncia il taglio dei fondi destinati al centro antiviolenza. Lo fa attraverso una nota a firma della segretaria provinciale, responsabile delle politiche di genere, Chiara Cleopazzo. Il sindacato fa riferimento alla riduzione del 70 percento dei fondi per la prevenzione della violenza contro le donne da parte del governo centrale. A cascata anche il Comune di Brindisi avrebbe tagliato le risorse per il centro attivo contro l’abuso ed il maltrattamento all’infanzia, donne e soggetti vulnerabili. 

“Si tratta di un Centro - si legge nel comunicato del sindacato . che opera da 24 anni ed avviato con il Piano Cittadino della legge 285/97; una realtà che ha dimostrato sul campo preparazione e professionalità a fronte di servizi socio - sanitari inesistenti riguardo al trattamento e alla prevenzione della violenza sui minori, donne ed intrafamiliare”. “Ora, il Comune ha deciso di ritirare il finanziamento riveniente dalla 285/97 ed anche il mantenimento del servizio con fondi propri, garantendo, ad oggi, le risorse economiche solo fino al 31 gennaio dopo di che il Centro difficilmente potrà garantire gli attuali standard organizzativi/gestionali per insufficienti risorse economiche”.

“È innegabile - prosegue Cleopazzo - che le conseguenze nell’adottare queste politiche anacronistiche, implicano un potenziale aumento dei fenomeni di maltrattamento e di femminicidi. La struttura gestita dalla Cooperativa Crisalide offre competenze professionali, assistenti sociali, educatrici, avvocate e sociologi a favore di minori, donne, soggetti deboli e vulnerabili, vittime di abusi e maltrattamenti”.

La Cgil ricorda che “solo nell’ultimo anno (2023) il Centro Crisalide ha avuto all’attivo oltre 100 nuovi fascicoli, intercettando circa 92 adulti, 90 minori e 50 donne vittime di violenza fino ad oggi, senza considerare l’utenza presa in carico negli anni precedenti”.

“Per tutte queste ragioni, invitiamo il Comune di Brindisi, in primis il sindaco – sostiene Cleopazzo - a trovare immediatamente le opportune soluzioni tecnico/amministrative atte a ripristinare in modo congruo i fondi dedicati alla corretta funzionalità della struttura in questione, preannunciando altrimenti un escalation del conflitto con riverberi di carattere pubblico, nell’ambito dei diritti e delle regole democratiche sancite dalla nostra Carta Costituzionale antifascista nata dalla lotta di resistenza". 

“Su questa battaglia – conclude Cleopazzo - non arretreremo, perché le Donne sono pronte a lottare e resistere contro questo attacco politico deplorevole che colpisce una struttura di vitale importanza per i minori e le donne in un territorio che non ha ancora raggiunto, come sopra evidenziato, livelli adeguati di contrasto alla violenza di genere”. 
 

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