Vaccino Covid, oltre 97mila dosi somministrate da dicembre 2020 ad oggi
Il 47,7 percento delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 43 percento da AstraZeneca, l’8,9 percento da Moderna, lo 0,4 percento da Janssen
BRINDISI - Secondo l'ultimo report a cura dell'unità operativa di Epidemiologia del dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 22 aprile 2021 sono state somministrate 97.058 dosi di vaccino, di cui 74.280 prime dosi e 22.778 seconde dosi. Mediamente, sono state somministrate 907,1 dosi per giornata di vaccinazione. Il 47,7 percento delle prime dosi (35.470) è rappresentato da Pfizer, il 43 percento (31.928) da AstraZeneca, l’8,9 percento (6.595) da Moderna, lo 0,4 percento (287) da Janssen (Johnson & Johnson).
Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 54,5 percento agli anziani; il 17 percento al personale sanitario; l’11,1 percento al personale scolastico; il 12,6 percento ai soggetti fragili; il 3,8 percento alle forze dell'ordine; l’1 percento ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 50,6 percento al personale sanitario; per il 45 percento agli anziani; per il 2,2 percentp al personale scolastico; per lo 0,6 percento alle forze dell'ordine; per l’1,4 percento ai soggetti fragili, per lo 0,2 percento alle altre categorie.
Fino al 22 aprile i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 74.459 e di questi 23.168 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 17,7 percento e al 5,9 percento. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 76,58 percento. Agli over 80 sono state somministrate 21.629 prime dosi e 9.949 seconde dosi.
Sono state somministrate dai medici di medicina generale 6.956 dosi di vaccino, di cui 5.145 (74 percento) in ambito domiciliare. Il 57,6 percento (4.009) delle dosi è stato somministrato a over 80, il 20,4 percento (1.419) a persone nella fascia 70-79 anni, il 10,6 percento (739) a persone con età tra i 60 e i 69 anni e l’11,4 percento (789) a persone sotto i 60 anni di età. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (3.709; 53,2 percento), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (2.563; 36,8 percento), dai caregiver (296; 4,3 percento) e da altre categorie (388; 5,6 percento).
