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Emergenza Covid-19

"Vaccinazioni, serve un accordo con gli operatori sanitari, altrimenti si va a rilento"

Le parole del segretario generale della Fials: "Attendiamo una convocazione del direttore generale dell'Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone"

BRINDISI - "Molto bene il clima positivo di queste prime settimane di vaccinazione per vincere la difficile sfida contro il virus, grazie all'impegno costante del personale medico, infermieristico, assistenti sanitari e operatori socio sanitari delle strutture sanitarie della Asl di Brindisi": sono le parole di Giuseppe Carbone, segretario generale della Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità), in una nota al direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, elogiando per la dedizione encomiabile il personale sanitario impegnato in questa primissima fase. "Un lavoro corale che ha fatto raggiungere alla nostra Asl percentuali di vaccinazioni ragguardevoli", chiosa.

Scrive Carbone: "Gli ultimi dati comunicati dal commissario all'emergenza Covid, Arcuri, che vedono gli infermieri e assistenti sanitari disertare il bando per i vaccinatori negli enti e aziende sanitarie del nostro Paese, pongono forti preoccupazioni a garantire la massima velocità e rispettare la tempistica nelle diverse fasi di campagna vaccinale che consentirebbe di far fronte in tempi rapidi alla vaccinazione degli ultraottantenni e poi delle restanti fasce della popolazione.
Da parte della Fials vi è la massima disponibilità e collaborazione affinché tutto il personale sanitario in servizio nella Asl di Brindisi, dagli infermieri agli assistenti sanitari, agli stessi medici, possa essere impegnato da subito per tutte le fasi di vaccinazioni".

"Necessita - afferma Carbone - definire un accordo per coinvolgere maggiormente gli operatori sanitari della Asl, così come delineato dalla recente legge di bilancio 2021, che ha previsto per gli operatori delle Asl impegnati direttamente nelle fasi vaccinali risorse per prestazioni aggiuntive. E non sfugga a nessuno - dichiara Carbone - che é indispensabile impegnare altre professionalità come personale amministrativo e tecnico per soddisfare le migliaia di prenotazioni quotidiane di tutti i cittadini, e operatori sociosanitari per le rispettive competenze".

Aggiunge il segretario generale della Fials: "Vorremmo essere messi nelle condizioni di conoscere e valutare il piano vaccinale anti covid predisposto dalla Asl e attendiamo una convocazione dal direttore generale - sollecita Carbone - per capire come collaborare investendo sui professionisti già in servizio. Ricordiamo che la cosiddetta immunità di gregge sarà raggiunta vaccinando almeno il 60-70% degli italiani, un obiettivo difficilmente raggiungibile prima di ottobre 2021 se non si andranno ad intensificare i ritmi indicati dal programma Arcuri con il personale strutturato della nostra Asl. Auspichiamo che ciò avvenga - conclude il segretario generale della Fials - non solo per la ripresa dell’economia italiana, ma anche per dare rinnovato impulso a qualità e qualificazione del nostro sistema professionale investendo beninteso sul personale stesso".

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