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Domenica, 28 Aprile 2024
Cultura

Il contrabbando va in scena

BRINDISI - Con l'emozione suscitata dall' "urlo dell'amore", dal racconto del recente passato della nostra città e dal ricordo di una mentalità ormai distante, legata al contrabbando, si è aperta, ieri sera, con una scena teatrale recitata intensamente dall'attore Marcantonio Gallo, la presentazione della nuova produzione teatrale 2012- 2013 del Teatro delle Pietre. Alla presentazione hanno partecipato: il direttore artistico del Nuovo Teatro Verdi, Carmelo Grassi, il direttore della Casa Circondariale di Brindisi, Annamaria Dello Preite, Anna Intini dell'Associazione Io Donna, l'autrice Clara Nubile e tutti gli attori del Teatro delle Pietre (nome che deriva dal luogo in cui ha sede l'Associazione culturale, cioè Pietre Fitte).

BRINDISI - Con l'emozione suscitata dall' "urlo dell'amore", dal racconto del recente passato della nostra città e dal ricordo di una mentalità ormai distante, legata al contrabbando, si è aperta, ieri sera, con una scena teatrale recitata intensamente dall'attore Marcantonio Gallo, la presentazione della nuova produzione teatrale 2012- 2013 del Teatro delle Pietre. Alla presentazione hanno partecipato: il direttore artistico del Nuovo Teatro Verdi, Carmelo Grassi, il direttore della Casa Circondariale di Brindisi, Annamaria Dello Preite, Anna Intini dell'Associazione Io Donna, l'autrice Clara Nubile e tutti gli attori del Teatro delle Pietre (nome che deriva dal luogo in cui ha sede l'Associazione culturale, cioè Pietre Fitte).

Lo spettacolo teatrale presentato ieri sera e che debutterà il 3 maggio è intitolato "Malisangu: storia di terra, amore e sangue" ed è tratto dal libro della scrittrice brindisina Clara Nubile "Tu come tutto quello che tocchi", che racconta la Brindisi degli anni Ottanta, con il fenomeno del contrabbando e della droga. E proprio il libro dell'autrice sarà, insieme allo spettacolo del Teatro delle Pietre, il punto di partenza per un meritevole progetto che vedrà la nascita di laboratori teatrali nelle scuole, per parlare di legalità con gli studenti, e nella Casa Circondariale di Brindisi, per dare "un momento di confronto con l'altro" ai detenuti, così come affermato dalla direttrice Dello Preite.

La direttrice della Casa Circondariale ha parlato della difficile situazione in cui vivono i detenuti del suo Istituto, delle libertà di cui vengono privati, del processo di deresponsabilizzazione cui vanno incontro (non si pongono più il problema della scelta perchè c'è chi decide per loro) e del distacco dai loro affetti più cari. Secondo la direttrice, che ha citato una bella frase di Serra " Il carcere è il luogo in cui parlano gli occhi", l'obiettivo della pena deve essere la rieducazione del detenuto, che può avvenire attraverso il lavoro,   l'istruzione o il teatro, grazie al quale egli "diventa visibile" e può migliorare la qualità della sua vita. "Leggere un testo teatrale, elaborarlo e lavorare sui suoi personaggi non è infatti così scontato per i detenuti".

Dopo l'intervento della direttrice e dell'autrice del libro, che ha parlato di come è nato il suo libro e delle belle sensazioni provate quando ha sentito i personaggi prendere spessore vocale grazie alle voci degli attori, vi è stato un altro intenso momento di recitazione della giovane attrice brindisina Daniela Nisi, da cui traspariva il suo grande amore per il teatro.  Il teatro è emozione anche per il curatore artistico del Nuovo Teatro Verdi, per il quale "siamo noi a dover dare un'anima agli spazi che gestiamo". Anche per Carmelo Grassi il teatro rappresenta una possibilità di riscatto per chi ha sbagliato e citando l'esempio della compagnia teatrale di Volterra, formata da detenuti, ha affermato che la Fondazione Teatro Verdi si impegnerà per quello che potrà per questo progetto molto interessante.

Inoltre Grassi ha evidenziato che la città sta vivendo un fermento culturale mai  riscontrato prima. Per questo è importante dar spazio alle giovani compagnie teatrali e al nuovo senza rinunciare alla qualità.  A conludere la presentazione l'intervento di Anna Intini, he ha raccontato i personaggi femminili del libro di Clara Nubile e un ultimo appassionante momento recitativo dell'altra bravissima attrice del Teatro delle Pietre, Stefania Savarese. A questi attori che stanno investendo molto in questo progetto in termini di entusiasmo, sacrifici e che trasmettono l'amore per il teatro non si può che augurare un grande successo e tanti riconoscimenti.

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