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Sabato, 27 Aprile 2024
Cultura

"Recuperiamo l'ex Marconi”

BRINDISI - L'accordo c'è. Mancano i soldi, ma è possibile reperirli. Ecco perché il progetto che mira a far nascere una Fabbrica per la Cultura nella vecchia sede del Marconi, sembra attuabile, anche in tempi rapidi. Questa mattina l'assessore al Bilancio dell'Amministrazione Provinciale, Enzo Baldassarre, ha visitato lo stabile di via Cortine 10, che affianca la Chiesa di Cristo, insieme ai rappresentanti di un gruppo di associazioni locali che hanno recentemente costituito il Manifesto per la Cultura. Tra gli altri c'erano Lele Amoruso, Mimmo Tardio, Sara Bevilacqua, Maurizio Guadalupi, Laura Di Vittorio, Luigi D'ELia, Daniele Guadalupi.

BRINDISI - L'accordo c'è. Mancano i soldi, ma è possibile reperirli. Ecco perché il progetto che mira a far nascere una Fabbrica per la Cultura nella vecchia sede del Marconi, sembra attuabile, anche in tempi rapidi. Questa mattina l'assessore al Bilancio dell'Amministrazione Provinciale, Enzo Baldassarre, ha visitato lo stabile di via Cortine 10, che affianca la Chiesa di Cristo, insieme ai rappresentanti di un gruppo di associazioni locali che hanno recentemente costituito il Manifesto per la Cultura. Tra gli altri c'erano Lele Amoruso, Mimmo Tardio, Sara Bevilacqua, Maurizio Guadalupi, Laura Di Vittorio, Luigi D'ELia, Daniele Guadalupi.

L'idea è quello di rimettere in sesto l'immobile, che ha spazi e sale a volontà, e di farne un contenitore-incubatore in cui possano trovare spazio e sede non solo le associazioni culturali cittadine, ma anche le aziende inq ualche modo legate alla cultura e alla creatività: web-designer, grafici, fotografi e videomaker, produttori di software...

L'idea piace ai vertici dell'Amministrazione provinciale, ente proprietario dello stabile, che proprio per risparmiare i circa 100mila euro di costi di manutenzione annui, la scorsa estate decise di far traslocare il "Marconi”, portandolo al rione Minnuta. «penso che i fondi si possano reperire con i bandi della Regione, come quello che attraverso il progetto "Laboratori Urbani” ha permesso di recuperare vecchi immobili come l'ex Fadda di San Vito dei Normanni, divenuto un centro di aggregazione giovanile», ha detto Baldassarre.

I soldi necessari per il funzionamento e la manutenzione annuale, invece, arriverebbero direttamente dai fitti dei vari locali e delle sale: sono un'infinità e ce ne sono di diverse metrature, quindi possono soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. La sede è infatti composta dall'ex Convento dei Domenicani (risalente al XVII secolo) e da un'ala costruita in tempi molto più recenti. Per Lele Amoruso «l'ex Marconi potrebbe diventare un hub dell'innovazione, della creatività, dell'arte, e quindi della partecipazione e della condivisione, perché farebbe vivere e lavorare gomito a gomito soggetti e organizzazioni che esprimono energie innovative e di sperimentazione».

Nelle prossime settimane si passerà alla valutazione di un progetto di recupero, poi l'idea sarà presentata anche a Camera di Commercio e Università, che qui potrebbero avere sedi periferiche o aule per le lezioni. Nel frattempo bisognerà mettersi in contatto con la Regione per sondare eventuali disponibilità finanziarie.

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