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"Salute cardiovascolare e ambiente" convegno di Brindisi Cuore al Nervegna

"Salute cardiovascolare e inquinamento atmosferico: tutela della salute dei pazienti cardipatici, politica sanitaria e ambiente". Questo il tema del convegno che si terrà venerdì prossimo, 7 novembre alle ore 17.30, nel salone di rappresentanza di Palazzo Nervegna e organizzato dall'associazione di volontariato "Brindisi Cuore"

BRINDISI - “Salute cardiovascolare e inquinamento atmosferico: tutela della salute dei pazienti cardipatici, politica sanitaria e ambiente”. Questo il tema del convegno che si terrà venerdì prossimo, 7 novembre alle ore 17.30, nel salone di rappresentanza di Palazzo Nervegna e organizzato dall’associazione di volontariato “Brindisi Cuore”, sorta in città nel 1992 e impegnata sul territorio nella promozione di iniziative aventi scopo di prevenzione.

 “Le malattie cardiovascolari rappresentano – come spiega il dottor Gianfranco Ignone direttore dell’Uoc Cardiologia del Perrino - nel mondo occidentale, la prima causa di mortalità e morbilità. L’impatto economico che ne deriva (ricoveri, farmaci, presidi diagnostici, protesi, giornate di lavoro perse) impegna i decisori pubblici a mettere in atto, in questo settore, modelli organizzativi che possano, da un lato, garantire le migliori cure possibili a tuti i pazienti e dall’altro rendere compatibili le cure e i percorsi diagnostici con le sempre minori risorse economiche".

"La sfida della diagnosi - prosegue Ignone nel suo interrvento - e cura di queste malattie (in particolare di quelle  che riguardano le coronarie – infarto – angina) si è concentrata negli ultimi 30 anni nella gestione della fase acuta (creazione di terapia intensiva, organizzazione della rete 118 – cardiologia, terapia innovativa per eliminare il trombo che occlude la coronaria, diffusione della tecnica di angioplastica coronarica durante l’infarto: a Brindisi più dell’80 per cento dei pazienti con infarto eseguono l’angioplastica entro 2 giorni dal ricovero; diffusione delle terapie per prevenire l’aterosclerosi) con importanti risultati sulla riduzione della mortalità in fase acuta (dal 30 all’8 per cento). Pur tuttavia all’impegno di gestione della fase acuta non è seguito uno sforzo per seguire la fase cronica della malattia. Nell’anno che segue un infarto la mortalità può arrivare, in alcuni sottogruppi, fino al 20 per cento.

Il nostro impegno attuale, in provincia di Brindisi - conclude - deve essere quello di completare l’iter diagnostico terapeutico nella fase acuta con l’attivazione della cardiochirurgia al Perrino Dea secondo livello in modo tale da gestire al meglio la fase cronica della patologia per evitare le recidive della malattia e la cattiva qualità della vita. In questa operazione è fondamentale la continuità assistenziale tra ospedale e territorio per ottimizzare il percorso del paziente e mettere in atto programmi di prevenzione secondaria (riabilitazione)”.

Dopo l’apertura dei lavori a cura del dottor Giovanni Caputo, presidente di Brindisi Cuore, seguiranno i saluti delle autorità, con la partecipazione dell’assessore regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia. Nell’ambito dell’argomento relativo alla tutela della salute dei pazienti cardiopatici, interverranno: il dottor Gianfranco Ignone, direttore Uoc (Unità operatica complessa, ndr) Cardiologia e Utc dell’ospedale “Perrino” di Brindisi sul tema “Organizzazione ospedaliera”; il dottor Mario Guadalupi, cardiologo ambulatoriale, Asl di Brindisi su “Organizzazione territoriale”; il dottor Maurizio Portaluri ed Ermanno Angelini, rispettivamente direttorie Uoc Radioterapia e cardiologo dirigente medico Uoc Cardiologia e Utc del Perrino sul tema: “Politica sanitaria e ambiente”. Alle ore 20, comincerà il dibattito con tutti i presenti all’evento.

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