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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute

Piano delle assunzioni nella sanità Brindisina, Fp Cgil: "Forte preoccupazione"

Il sindacato contesta il piano assunzionale regionale e chiede "la certezza che tutto il personale avente diritto venga stabilizzato nei termini di legge”

BRINDISI - La Fp Cgil di Brindisi manifesta “forte preoccupazione” per il piano di assunzione del personale precario nel settore della sanità, varato di recente dalla Regione Puglia. Il sindacato fa riferimento. “Conformemente alle delibere regionali1388/2011 e 3008/2012 – si legge in una nota della Fp - si è postulato che le risorse umane impiegate debbano essere adeguate a garantire l'erogazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) con standard elevati di appropriatezza, efficacia ed efficienza (art. 2, comma 2, Patto per la Salute 2010-2012)”. “La Regione Puglia ha ulteriormente precisato che, per il personale medico, infermieristico e gli operatori di supporto all’assistenza, si dovrebbe adottare standard di personale differenziati, rispecchiando la diversità dei bisogni assistenziali nelle varie unità operative”.

“Tuttavia – rimarca il sindacato - la recente delibera della giunta regionale sui piani assunzionali delle aziende ed enti del servizio sanitario sembra contraddire quanto previsto in precedenza. La Cgil Brindisi ha manifestato una sostenuta opposizione al piano del fabbisogno esposto dalla precedente dirigenza della Asl Brindisi, giudicando le risorse umane previste come insufficienti, a tal punto da non soddisfare nemmeno le esigenze del ‘Perrino’”.

La Fp Cgil ricorda “come la Asl sia stata scenario di una notevole fuga di medici e infermieri, personale di elevata competenza professionale e umana, che ha offerto un contributo inestimabile durante la pandemia. Oggi, cittadini e personale rimanente stanno pagando il prezzo di scelte passate incaute”.
“Il piano regionale – fa notare ancora il sindacato - attualmente prevede l’assunzione di 22 infermieri per il servizio 118, nonostante la presenza di personale già formato, molti dei quali hanno anche completato corsi di formazione avanzata, ma oggi sono esclusi”.

Pertanto, la Fp Cgil Brindisi, nel sollecitare un incontro urgente con la direzione strategica dell’Asl Brindisi, chiede: “La certezza che tutto il personale avente diritto venga stabilizzato nei termini di legge”; “Che il personale che non ha raggiunto i 36 mesi venga prolungato fino al raggiungimento dei 36 mesi”; “Che la Asl Brindisi, in assenza di un piano del fabbisogno soddisfacente, attui una politica di razionalizzazione delle risorse umane seria ed efficace”.

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