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La storica visita in città di Papa Benedetto: due giorni indimenticabili per i brindisini

La notizia della morte di Joseph Ratzinger fa riaffiorare il ricordo della visita pastorale che si svolse il 14 e 15 giugno 2008, con l’arrivo in Papamobile, un primo bagno di folla in piazzale Lenio Flacco e l’angelus presso la spianata di Sant’Apollinare, davanti a decine di migliaia di fedeli. Da più di 900 anni Brindisi non ospitava un pontefice

BRINDISI – La città si fermò per 48 ore per un evento atteso da più di 900 anni. A Brindisi è ancora vivo il ricordo della visita pastorale fatta da papa Benedetto XVI il 14 e 15 giugno 2008. Le emozioni di quei giorni riaffiorano in queste ore segnate dal lutto per la morte di Joseph Ratzinger, spentosi all’età di 95 anni presso l’ex monastero Mater Ecclesiae. Ratzinger all’epoca aveva 81 anni. Era Papa da poco più di tre anni. L’amministrazione comunale di Brindisi era retta dal sindaco Domenico Mennitti, deceduto nell’aprile 2014. Alla guida della Provincia c’era il notaio Michele Errico. Niki Vendola era il presidente della Regione. 

Il percorso di avvicinamento

La notizia della visita del pontefice fu comunicata dal segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone, il 18 novembre 2007, in occasione dell’inaugurazione del seminario realizzato in viale Porta Pia, al rione Santa Chiara. Fu una sorpresa enorme. Il lungo percorso di avvicinamento all’incontro con il Santo Padre iniziò nelle settimane successive. In città si svolsero convegni storici e seminari. L’attesa si fece febbrile nei giorni che precedettero lo storico evento, caratterizzati da un restyling complessivo delle strade cittadine e dalla predisposizione di massicce misure di sicurezza. Furono giorni di grande fibrillazione, in particolare, nella sede dell’arcidiocesi di Brindisi, che avrebbe ospitato il vescovo di Roma, con l’allora vescovo di Brindisi, monsignor Rocco Talucci, a fare gli onori di casa. 

La visita di papa Benedetto XVI a Brindisi nelle foto di Damiano Tasco

I precedenti storici

Nulla, insomma, fu lasciato al caso per un appuntamento, come riportato in un resoconto di quei giorni consultabile su Brindisiweb, che aveva due soli precedenti: il primo risalirebbe al 43 d.c., quando l’apostolo Pietro sarebbe passato da Brindisi per poi raggiungere Roma, percorrendo la via Appia; il secondo al 1089, quando Papa Urbano II consacrò il suolo su cui fu realizzata l’attuale Basilica Cattedrale. 

L’arrivo in città

Ed ecco che Brindisi, 919 anni dopo, torna ad accogliere la massima autorità della Chiesa cattolica. Benedetto XVI arrivò nel pomeriggio di sabato 14 giugno 2008 presso il santuario di Santa Maria de Finibus Terrae, a Santa Maria di Leuca (Lecce), dove ci fu un primo bagno di folla. Da lì si sposto verso Brindisi a bordo di un elicottero. Una volta giunto in città, fu prelevato dalla Papamobile. L’auto bianca percorse via Provinciale per Lecce, via Del Mare, lambì i giardinetti di piazza Vittorio Emanuele e si immise sul lungomare Regina Margherita. AI lati del percorso, in attesa da ore, erano assiepate migliaia di persone. Ratzinger arrivò a destinazione in un gremitissimo piazzale Lenio Flacco, dove fu allestito un imponente palco. Dopo i saluti di Raffaele Fitto e del sindaco Mennitti, Benedetto pronunciò “un discorso di ringraziamento alla città – si legge nel resoconto di Brindisiweb - con riferimenti al ricco patrimonio civile e religioso della popolazione e alla sua solidarietà, al rispetto della vita e l’attaccamento alla famiglia e, rivolgendosi ai giovani, al drammatico fenomeno della disoccupazione”. Mentre il pontefice riposava nell’arcivescovado, la serata proseguì con un concerto di Al Bano, momento clou di un evento condotto da Lorena Bianchetti. 

L’angelus e il commiato

Il giorno successivo, in una splendida giornata di sole, l’attesissimo angelus presso il piazzale del Sant’Apollinare, nel porto interno. La grande spianata ospitò decine di migliaia di fedeli provenienti da tutta la regione: un colpo d’occhio straordinario, trasmesso in mondo visione dalle telecamere della Rai. Per l’occasione fu allestito un palco di circa 1.200 metri quadri. Poi un pranzo in episcopio con i vescovi pugliesi e un incontro in Cattedrale con sacerdoti e seminaristi della Diocesi, prima del commiato finale. A bordo non più della Papamobile ma di una berlina, Benedetto XVI percorse nuovamente le vie cittadine, da piazza Duomo a viale Palmiro Togliatti, sempre fra due ali di folla, ricambiando con una mano sporgente dal finestrino il saluto di migliaia di brindisini. Infine, dall’aeroporto militare, prese il volo di rientro. 

Così si conclusero due giornate vissute con grande partecipazione da tutta la cittadinanza: giornate storiche che resteranno indelebilmente impresse nella storia del capoluogo e nella memoria collettiva. 

Il fotografo Damiano Tasco documentò con decine di foto, alcune delle quali gentilmente concesse a BrindisiReport, la visita di Papa Benedetto XVI. Lo stesso Tasco omaggiò il pontefice con un album fotografico, per il quale ricevette una lettera di ringraziamento dal Vaticano​

La testimonianza 

Di seguito un ricordo di quei giorni da parte di Teodoro Nigro, all’epoca comandante della Polizia Locale di Brindisi.

La morte di Papa Benedetto XVI è motivo di riflessione anche per la comunità brindisina che ha ricevuto l'onore, e per i fedeli il grande gesto d'amore cristiano, di una visita durata ben due giorni nel giugno 2008. Gli organi di stampa locali e non oggi ne evidenziano la portata storica per la città; certamente le emozioni sollecitano il ricordo e la trepidazione che caratterizzò la presenza di Sua Santità in un momento in cui anche i fedeli della provincia, della regione e di buona parte del sud Italia si strinsero a Lui in città.  Tutto questo è ai più, brindisini e non, noto. Ciò che ricordo e suscita  emozione personale ma , ritengo da condividere,  è l'intensa ed attenta azione posta in essere per la migliore riuscita dell'evento dalle autorità di pubblica sicurezza e  locali tutte, ovvero ed in particolare dal Comune di Brindisi unitamente a tutte le associazioni di categoria  presenti ed alla Autorità Portuale oggi Adsp , sin da quasi due mesi prima della data comunicata dalla Curia Arcivescovile.

Si assistette ad un crescendo di interesse partecipativo finalizzato a rendere inclusivo al massimo il pensiero della accoglienza (peraltro noto ai brindisini). Ma l'accoglienza del Santo Padre rese i massimi rappresentanti istituzionali a tutti i livelli coesi e convinti dell'importante evento che come accennato si sviluppò in due giorni intensi e logisticamente articolati e complessi proiettando la città anche sulle Tv di tutto il mondo.

Ricordo lo spirito partecipativo posto in essere da chiunque svolgesse un ruolo - diretto od indiretto - nel protocollo dell'organizzazione degli eventi e di come le parrocchie abbiano supportato le varie manifestazioni propedeutiche alla manifestazione della preghiera collettiva Cristiana. Ricordo l'interesse delle Associazioni, tutte datoriali e dei lavoratori, affinché al Santo Padre fosse riservata l'accoglienza più qualificata anche per il tramite di simboli.

Ricordo la "spianata" portuale ed i percorsi cittadini porto - aeroporto- centro storico pullulare di gente e fedeli con gli sguardi felici. Un tripudio di felicità unita dalla fede e dall'apprezzamento nel segno identitario di una comunità stretta al massimo rappresentante terreno della chiesa di Cristo. Certamente un momento da elevare ad esempio nel simbolo identitario, sottolineo ove opportuno e necessario, a volte trascurato o posto in penombra per ragioni "non sempre note" nel mentre il tempo scorre. Veloce. 


 

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