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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Creatività e amore per la cucina: 80 bambini alle prese con uno squisito tiramisù

Lo chef Donato Carra guiderà 60 bambini della scuola primaria Quaranta dell’Ic Commenda di Brindisi e 20 del primo circolo “Giosuè Carducci” di Mesagne. Gli alunni, successivamente, condivideranno il tiramisù preparato con i propri genitori

BRINDISI - Venerdì 18 febbraio presso l’aula magna del plesso G. Cesare e, di seguito, presso il plesso Borsellino di Mesagne si terrà il laboratorio “Il tiramisù del sorriso” che prevederà la partecipazione di 60 bambini della scuola primaria, quaranta dell’Ic Commenda di Brindisi e 20 del primo circolo “Giosuè Carducci” di Mesagne. 

Sotto la guida del corporate chef Donato Carra della Divella spa, ambasciatore della cucina pugliese nel mondo e premio internazionale Excellence del grand cordon d’or francaise, i bambini realizzeranno un tiramisù che successivamente condivideranno con le proprie famiglie. Si tratta di un progetto particolarmente interessante perché coniuga insieme tanti stimolanti fattori tra cui la creatività, la possibilità di sperimentare il lavoro di squadra, la novità di cimentarsi in un campo raramente praticato come quello della cucina in ambito didattico, la certezza che il gioco sia uno dei metodi più efficaci e vincenti per imparare. 

“Il progetto – spiegano i promotori della Divella - ha l’obiettivo di raggiungere una finalità altamente sociale ed educativa, in particolare in ambito familiare. Infatti, dopo aver realizzato il tiramisù, i bambini potranno degustarlo a casa insieme alla famiglia. Un’occasione per valorizzare sia l’impegno del bambino con conseguente aumento di autostima, sia la capacità di sperimentare nuovi modelli di condivisione e unione familiare.”

“Dopo mesi, anzi anni ormai, di separazione e distanza – afferma il dirigente scolastico, Patrizia Carra – sentiamo il bisogno di riscoprire il lavoro di squadra oggi più che mai. Ci rendiamo conto che molti bambini fanno fatica a ricordare un mondo in cui non esistevano mascherine e in cui aiutarsi e lavorare insieme era una consuetudine. Pur con le dovute cautele vogliamo, con questo progetto, stimolare i bambini a lavorare per un obiettivo comune e, anche se la normalità è ancora lontana, siamo certi che si divertiranno e che questa iniziativa saprà creare un gioioso momento di condivisione”.

Tutti pasticceri per un giorno, quindi, con cappello e grembiule, nella certezza che cucinare un tiramisù non sia soltanto mettere insieme ingredienti e mescolare, ma sia un atto in grado di generare complicità e sicuramente “un momento di crescita che ha il sapore dolce del sorriso di un bambino, - conclude il DS.”

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