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Raccolta rifiuti, il sindaco: "Bisogna cambiare"

BRINDISI – La buona notizia è che dopo l’incontro di questa mattina si continuerà a trattare senza scioperi e colpi di mano. La parte più problematica è che sull’organizzazione della raccolta rifiuti a Brindisi ci sono ancora evidenti rigidità da parte sindacale, anche se il sindaco Domenico Mennitti – che aveva promosso l’incontro odierno – ha richiamato tutte le parti a convergere sull’obiettivo di dare alla città un servizio innovativo, e soprattutto in grado di raggiungere una quota del 50% di differenziata entro il 2011. Monteco, da parte sua, sembra disposta a mostrare elasticità sulla parte relativa all’orario e alle indennità, ma riguardo il piano industriale la posizione combacia con quella del primo cittadino.

BRINDISI – La buona notizia è che dopo l’incontro di questa mattina si continuerà a trattare senza scioperi e colpi di mano. La parte più problematica è che sull’organizzazione della raccolta rifiuti a Brindisi ci sono ancora evidenti rigidità da parte sindacale, anche se il sindaco Domenico Mennitti – che aveva promosso l’incontro odierno – ha richiamato tutte le parti a convergere sull’obiettivo di dare alla città un servizio innovativo, e soprattutto in grado di raggiungere una quota del 50% di differenziata entro il 2011. Monteco, da parte sua, sembra disposta a mostrare elasticità sulla parte relativa all’orario e alle indennità, ma riguardo il piano industriale la posizione combacia con quella del primo cittadino.

La prova del nove lunedì prossimo, quando Monteco e sindacati si rivedranno in Confindustria. Se anche in quella sede ci saranno progressi significativi, la vertenza si potrà considerare avviata verso una soluzione. Ma non ci potranno essere compromessi sul fatto che da una lunghissima abitudine a intendere la raccolta rifiuti come svuotamento dei cassonetti si debba passare in tempi relativamente rapidi al servizio di contatto con gli utenti che la raccolta differenziata richiede. Monteco sta già preparando il terreno, ed ha ottenuto sino ad oggi la disponibilità di 300 condomini a ospitare i nuovi contenitori e di numerosi esercizi commerciali a collaborare con le nuove forme di raccolta.

Brindisi parte da una quota di raccolta differenziata (solo frazione secca) di appena il 17%, quindi rischia di essere penalizzata in materiale di agevolazioni, mentre rimane alto il costo del conferimento rifiuti in discarica scaricato poi sulla Tarsu pagata dai contribuenti. Il vero cuore del problema e questo, e non le esigenze dei lavoratori che – tuttavia – sono garantite nelle parti essenziali dei livelli retributivi (tra i più alti d’Italia) e occupazionali (nessun taglio è previsto).

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