ROMA - Il Consiglio di Stato ha dichiarato irrazionale, annullandola, la prescrizione del Piano regionale sui rifiuti della Puglia, circa l'obbligo di realizzare discariche solo in siti con substrato argilloso naturale, cioè naturalmente impermeabili.
BRINDISI - "Daniela è incinta, Pierpaolo sta ultimando una inedita e scioccante mappa della zona, Gianni aggiorna il blog, Paola sta per incidere il suo primo disco. Quattro storie e uno sguardo sulla città di Brindisi a 50 anni dalla nascita della sua zona industriale, considerata tra le più inquinate d’Europa". E' questa la sinossi dell'ultimo lavoro di Simone Salvemini, giovane e impegnato regista brindisino che, dopo quello sulla Kater I Rades che diventa monumento, propone alla sua città un documentario sull'inquinamento ambientale.
CISTERNINO - L’arrivo dell’estate è sinonimo, per la nostra regione, di turismo. Le nostre spiagge e le varie località balneari sparse su tutta litoranea del nostro tacco, garantiscono ai turisti vacanze all’insegna del mare, del sole e del divertimento. Ma cosa succede quando le nostre terre sono in balia dell’inciviltà umana, che fa, della nostra terra e della macchia mediterranea, un immondezzaio? Il rispetto del territorio dovrebbe essere una peculiarità di colui che si definisce “cittadino”, per conservare la bellezza dei paesaggi naturali lontani dalla nefandezza prodotta dall’uomo, ed anche per non perdere quota in un settore così sviluppato come il turismo, promosso dalla stessa attrazione della natura che la Puglia offre.
Sopra le aree di verde attrezzato della città, Parco Di Giulio e Parco Maniglio, sotto, a poche centinaia di metri e lungo i canneti del Canale Patri, l'inferno di amianto, solventi, scarti di falegnameria e di autocarrozzeria, materiale di risulta edile, pneumatici che ostruiscono il corso d'acqua. La strada che costeggia il Canale Patri, a Brindisi, in quel tratto diventa uno stretto sterrato, ma la vegetazione la nasconde dalle videocamere dell'area urbana sovrastante. E' un disastro ambientale autentico, sul percorso di una strada di competenza della Provincia, che passa anche alle spalle degli uffici giudiziari brindisini. E ancora una volta la domanda è: dov'è chi deve controllare? E quando saranno eseguite le bonifiche? Una storia che si intreccia con la constatata abitudine di nascondere rifiuti speciali sotto i carichi dei rifiuti solidi urbani. E adesso che il gioco è stato scoperto, l'amianto e il resto finiscono nuovamente nelle campagne.