Crescono le preoccupazioni dei lavoratori del Centro di ricerca Enel. I sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil hanno preannunciato attraverso nota stampa lo volontà di proclamare lo stato d'agitazione, senza scartare l'ipotesi di uno sciopero, a seguito del "continuo depauperamento del Centro Ricerca di Brindisi, con la perdita di oltre il 40 per cento di posizioni lavorative"
BRINDISI - E’ possibile oggi trovare a Brindisi un punto di partenza per mettere a confronto le nuove tecnologie di tutela ambientale, quelle per la massima resa delle fonti rinnovabili, sviluppate dall’industria, con le esigenze di tutela della salute e degli equilibri ecologici, ma anche dello sviluppo e del lavoro? Enel apre spesso le porte dei laboratori brindisini dove sta sviluppando una serie di progetti che hanno questo obiettivo dichiarato e, come strategia di fondo, quello di avere un giorno non lontanissimo centrali ad emissioni zero. Nei giorni scorsi Enel ha messo a disposizione di un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze sociali, politiche e del territorio i responsabili dei progetti in corso di sviluppo a Brindisi guidati dal direttore del centro, l’ingegnere Giulio Belz.