Francavilla Fontana, azioni per la prossimità: nasce Nativa
L’associazione, presieduta da Enrico Saponaro, ha l’obiettivo di riconnettere emigrati e comunità locale attraverso scambi culturali ed economici
L’associazione, presieduta da Enrico Saponaro, ha l’obiettivo di riconnettere emigrati e comunità locale attraverso scambi culturali ed economici
MANDURIA - Sono riprese questo pomeriggio le fughe dal Centro di Accoglienza e Identificazione per immigrati di Manduria. Molti ospiti sono usciti dal campo attraverso la recinzione senza trovare molti ostacoli, nonostante la massiccia presenza delle forze dell'ordine. Il loro desiderio è comunque quello di partire in treno verso nord. Circa trecento immigrati hanno inscenato un sit-in di protesta davanti all'ingresso della tendopoli. Un immigrato, fornito di altoparlante, ha fatto un comizio in arabo. C'era anche uno striscione contro il Governo italiano nel quale si reclamava il rispetto dei diritti umani. La maggior parte degli immigrati si è fermata nell'area all'ingresso della strada che porta alla tendopoli, mentre una cinquantina di migranti si sarebbe incamminata verso Oria. Il questore di Taranto, Enzo Mancini, ha avviato una trattativa con i tunisini rimasti fuori dalla tendopoli, cercando di convincerli ad entrare nel campo.
MANDURIA - Un pentola pronta a esplodere. L’aria attorno alla tendopoli di Manduria si fa ogni ora più pesante. Attorno al Centro sale la tensione e le forze dell’ordine, costrette a fronteggiare l’emergenza, sono impegnate a ristabilire l’ordine nel campo profughi. Ma la situazione è incandescente. “Fuggiamo perché abbiamo fame e qui non c’è da mangiare”, avrebbero raccontato alcuni emigranti, quasi a giustificare l’allontanamento dal Centro. Un problema in più, quello dei pasti insufficienti, che si aggiunge alla già complessa gestione di un’area inadeguata ad ospitare il fiume umano di profughi provenienti da Lampedusa. E così è il caos. Un immigrato ospite della tendopoli ha tentato di darsi fuoco per protesta ma è stato bloccato dagli agenti. Nel confusione provocata dall'episodio un funzionario della polizia, il dirigente dell'ufficio immigrazione della questura di Taranto, Antonio Calcagni, è rimasto colpito al volto dal cancello d'ingresso della tendopoli rimanendo ferito. Il funzionario è stato medicato nell'ospedale di Manduria, dove gli sono stati praticati due punti di sutura. Un altro migrante si è arrampicato su un albero e ha minacciato di impaccarsi.