BRINDISI - Passi in avanti verso una soluzione del problema delle bonifiche nel Sito di interesse nazionale di Brindisi, dove vige un accordo di programma tra enti locali, Regione Puglia e Ministero dell'Ambiente che prevede incentivi e riduzione dei costi per le aziende che vi aderiscono. Ma in movimento anche il processo che porterà Eni, che controlla Polimeri Europa, ad un intervento finanziario per la bonifica della falda anche a Brindisi, uno dei nove insediamenti per i quali il gruppo energetico ha deciso di destinare da 2,5 a 3 miliardi di euro nei prossimi anni.
BRINDISI – Anche Enel si unisce al gruppo delle società che a Brindisi hanno accettato di sottoscrivere l’Accordo di programma quadro sulle bonifiche nel sito inquinato di interesse nazionale di Brindisi. Un cambiamento di indirizzo, rispetto a quello del maggio 2008, quando la strada della transazione con lo Stato con lo stato era stata scelta solo da Basell, Edipower, Brindisi Lng, e poi più recentemente Sfir. Enel figurava invece nella lista dei grandi gruppi, come Polimeri Europa, che aveva deciso di impugnare davanti alla giustizia amministrativa l’accordo stesso.