S.VITO DEI NORMANNI – La casa di campagna perquisita ieri dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di S.Vito dei Normanni, nell’agro dello stesso comune, era un piccolo deposito di pezzi di autovetture e moto di provenienza furtiva. Ed era illuminata grazie ad un allaccio abusivo alla rete elettrica.
OSTUNI – Erano nel deposito di un pregiudicato ostunese di 42 anni, Giovanni Ciccarone, altresì noto come “Sanamalata” o “Zappatore”, le costose attrezzature elettriche rubate nella sede di una nota impresa edile della Città Bianca il 5 aprile del 2008. Ci sono voluti due anni di indagini per trovare la pista del materiale sparito quella notte da un capannone della zona industriale di Ostuni (c’erano anche due autocarri), un furto da 150mila euro che rischiò di mettere in ginocchio l’azienda con conseguenti perdite di posti di lavoro. Peraltro, alla razzia seguì, poco dopo, anche una richiesta estorsiva che, tuttavia, non trovò soddisfazione.
ORIA – Fu trovato in possesso del motore di un ultraleggero, rubato da uno degli hangar del campo di volo in contrada Laureto ad Oria. Oggi è stato rinviato a giudizio per ricettazione. Si tratta di Antonio Pennetta, impresario di pompe funebri. La scoperta del furto avvenne la mattina dell’11 aprile scorso.
CAROVIGNO - Nel deposito della sua azienda, la refurtiva frutto di una rapina. Nei guai, per la seconda volta e per la medesima ipotesi di reato (ricettazione), è finito un noto imprenditore di Carovigno: S. G. (51 anni), titolare di una azienda che opera nel settore dell’edilizia e della manutenzione stradale.