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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Grandi navi e air-draft: una palla al piede/ Video

BRINDISI – Questa volta la fermata a Brindisi dell’Europa Link, un super traghetto ro-ro della compagnia Minoan, una delle società del gruppo Grimaldi, era programmata, a differenza della notte del 5 gennaio 2013, poco più di un anno fa.

BRINDISI – Questa volta la fermata a Brindisi dell’Europa Link, un super traghetto ro-ro della compagnia Minoan, una delle società del gruppo Grimaldi, era programmata, a differenza della notte del 5 gennaio 2013, poco più di un anno fa, quando la nave in rotta da Trieste a Patrasso, dovette entrare nel nostro porto a causa di una via d’acqua a poppa e sbarcare 280 passeggeri. Ma nuovamente l’Europa Link ha trovato un problema, questa volta all’interno del porto: l’air draft, la “servitù” dettata dal cono di atterraggio degli aerei sul porto medio che da anni fissa un’altezza massima per le navi ospitabili di soli 36 metri.

Una palla al piede del porto, un problema che doveva essere affrontato e risolto con l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, e che invece galleggia da parecchi mesi sulle richieste di deroga periodiche inoltrate dalla Capitaneria di Porto, per consentire l’ingresso e l’attracco degli Eurocargo dell’autostrada del mare Catania – Ravenna – Brindisi inaugurata dallo stesso gruppo Grimaldi.

Per l’Europa Link si trattava oggi di una tappa sperimentale. Il traghetto, lunghezza fuori tutto di 280,80 metri, larghezza 30,5 metri e altezza di 43,5 metri, serve attualmente la rotta Patrasso – Igoumenitsa – Ancona per trasportare soprattutto i Tir dai Balcani all’Italia Centro-Settentrionale. L’armatore voleva verificare l’utilità commerciale di una tappa anche a Brindisi. Invece quei sette metri e mezzo in più di altezza potrebbero costituire un grosso problema. Infatti, spiega l’agente marittimo di Grimaldi a Brindisi, Massimo Sciscio, l’arrivo della nave era annunciato da ieri, l’autorità marittima ne aveva informato la torre di controllo dell’aeroporto, che ha girato la richiesta a Napoli, ma stamattina ancora nessuna notizia del nulla-osta, e l’Europa Link aveva a bordo Tir e passeggeri che dovevano scendere a Brindisi.

La soluzione – tampone l’ha trovata il comandante della Capitaneria di Porto, il capitano di vascello Mario Valente, che per i motivi sopradetti, si è assunto la responsabilità di fare entrare la grande nave ro-ro nel porto interno e di farla ormeggiare alla banchina di S.Apollinare (video). L’attracco nel porto medio, a Punta delle Terrare, era impossibile perché la larghezza della nave è superiore all’ampiezza delle rampe esistenti, che è di 25 metri. L’Europa Link sarebbe ripartita al termine delle operazioni previste.

Tra air draft e problemi di rampe, questa è una delle tante situazioni che frenano il porto di Brindisi. Di cui, evidentemente, l’Autorità Portuale non si è occupata con successo, visto anche che pochi anni fa ha perso anche 50 milioni di fondi Cipe per i nuovi accosti di S.Apollinare. E siccome ciò che conta nei porti sono i fatti e non i proclami, Brindisi continua a giocare in perdita.

 

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