Corse fantasma Stp, Ugl: "Come mai nessuna contestazione a chi doveva controllare?"

BRINDISI - “Come mai viene contestata una ipotetica sanzione disciplinare solo all’autista e non alle figure aziendali preposte a vigilare e eventualmente a comunicare nell’ immediatezza dell’accertamento e non successivamente o, addirittura, dopo alcuni anni?”. E’ il sindacato Ugl Autoferro della Provincia di Brindisi a porsi questo interrogativo, tramite una nota a firma di Pietro Campanella, rappresentante della segreteria provinciale. 

La vicenda su cui interviene il sindacato è quella riguardante le corse extraurbane non effettuate o effettuate solo in parte dalla Stp, nonostante siano state regolarmente rendicontate. Il caso è scoppiato in occasione della seduta del consiglio provinciale dello scorso 16 ottobre. Nei giorni successivi si sono dimessi il presidente e i componenti del consiglio di amministrazione. Lo scorso 2 novembre, durante un’audizione resa davanti ai consiglieri provinciali, il direttore della società partecipata della Provincia, Maurizio Falcone, ha annunciato l’avvio di 30 procedimenti disciplinari nei confronti di altrettanti autisti. Lo stesso ha chiarito che la società dispone di nove depositi e che “deve essere il conducente a segnalare sul foglio di marcia se non ha fatto la corsa”.

Ed è su questo punto che si sofferma l’Ugl.  “Nella nostra area di esercizio  - rimarca il sindacato - ci sono oltre agli autisti tante altre figure aziendali preposte al controllo dei suddetti fogli, al controllo di tutte le linee e corse rilevate tramite appositi strumenti che attestano la regolarità del movimento degli autobus su tutto il territorio brindisino. A questo punto – si legge nella nota – la scrivente organizzazione sindacale si chiede come mai viene contestata una ipotetica sanzione disciplinare solo all’autista e non alle figure aziendali preposte a vigilare e eventualmente a comunicare nell’immediatezza dell’accertamento e non successivamente o, addirittura, dopo alcuni anni”.

“A dicembre 2022 la stessa organizzazione sindacale - si legge ancora nel comunicato - comunicò, al presidente e CdA della Stp dimissionario, delle preoccupazioni in merito ad alcune decisioni, che in tempi futuri sarebbero diventate effettive, ovvero l’aumento del numero dei dirigenti.  Ci si chiede ad oggi come mai, non si è aperto un tavolo di trattativa con tutte le organizzazioni sindacali per la discussione sull’eventuale aumento di dirigenti in pianta organica. Inoltre come mai non si è valutato che, tutto ciò sarebbe stato dannoso poiché avrebbe portato un aumento di costi all’ azienda in un periodo dove vi erano già altre problematiche”.

Il presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, in qualità di socio di maggioranza, ha inoltre disposto il blocco dei premi di risultato per i dipendenti, al fine di colmare l’ammanco, non quantificato, delle presunte corse fantasma.  L’Ugl “non vuole ribadire ciò che altre segreterie sindacali hanno già scritto, ma chiede al presidente della provincia e socio maggioritario di valutare tutto ciò con meritocrazia e cioè chi ha sbagliato in qualsiasi ambito aziendale si dovrà assumere le proprie responsabilità, ma chi ha sempre svolto in modo corretto il proprio lavoro non dovrà pagare per coloro inadempienti”. 

Il sindacato infine “rivolgendosi a tutti gli enti soci che rappresentano l’azienda Stp e a tutte le forze politiche interessate alla questione, chiede tantissima responsabilità e coerenza sia nell’approvare il bilancio nella seduta del 16 novembre 2023 e sia nella scelta dei candidati per il nuovo CdA e il nuovo presidente, che si ritiene debba essere una figura competente e non solo politica. Pronta a qualsiasi tavolo di confronto, per iniziative a tutela di tutti i lavoratori di tale azienda di Tpl, in qualsiasi sede”.