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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Piccirillo spiega il boom della Puglia

BARI - Il direttore di Puglia Promozione spiega il boom turistico della Puglia: «Abbiamo seminato bene, soprattutto all'estero, e pensiamo di poter crescere ancora». Confermato anche per il prossimo anno il volo Brindisi-Tel Aviv.

BARI - È da ormai 10-15 anni che ogni estate sentiamo dire che “è stato l’anno della Puglia”. Eppure mai come quest’anno si è avuta l’impressione che tutti gli italiani (e non solo loro) abbiano trascorso le vacanze nella nostra regione. Non c’è stato giorno che tv, giornali, siti web non abbiano parlato della Puglia. Il Touring dice che è la regione più scelta dopo il Trentino Alto Adige. Il Sole 24 Ore ci ha assegnato un +5% attraverso una indagine demoscopica (interviste agli operatori). Un sondaggio Doxa effettuato per il Corriere della Sera dà la Puglia come regione più gettonata dell’estate. Giancarlo Piccirillo, direttore di Puglia Promozione, ancora impegnato nelle ultime rifiniture del trasloco nei nuovi uffici situati alla Fiera del Levante, si gode il momento.

«Quelli appena citati sono una serie di indicatori importanti. Ce ne sono altri forse ancora più importanti: i dati di Trenitalia, che durante l’estate ha più volte comunicato il sold-out sui treni per la Puglia; l’aumento del traffico sulle tratte pugliesi delle autostrade; i movimenti sui motori di ricerca più importanti, come Trivago, che danno la Puglia come destinazione più venduta o più ricercata; e ovviamente gli ottimi dati di traffico degli aeroporti pugliesi. Sono tutti indicatori che dicono che questa estate ha segnato per la prima volta il primato della Puglia in Italia».

E i numeri cosa dicono?

«Giugno è andato molto bene, luglio un po’ meno a causa del tempo. Ad agosto c’è stato il pienone, e io l’ho “vissuto sulla mia pelle”, visto che non sono riuscito a trovare un posto libero… Le premesse di settembre sono buone».

Qualche dato?

«È troppo presto. Al momento abbiamo solo i dati del 30% delle strutture alberghiere, diciamo una proiezione non statistica, e siamo ad un -0,61% a luglio. Ma mancano i numeri del settore extra alberghiero, che comprende b&b, agriturismi, case-vacanze. E quindi quel segno meno si trasformerà in un più, ma non possiamo fare previsioni certe…».

Perché?

«Perché abbiamo ancora un grosso problema di recupero dei dati da parte del comparto extra-alberghiero. Sia ben chiaro, non si tratta di turismo in nero, ma di turismo non censibile».

Qual è il dato che più la conforta?

«L’incremento del turismo non italiano, quello più refrattario alla crisi economica e che ha prospettive migliori, perché sul turismo estero non abbiamo ancora espresso le nostre potenzialità, mentre sul mercato italiano, soprattutto sul prodotto mare, siamo alla maturità della nostra curva di sviluppo. Per l’estero, anche nei mercati storici come quello della Germania, siamo all’inizio della nostra curva».

Come vi spiegate il boom?

«Innanzitutto c’è stata la semina, negli ultimi due anni abbiamo investito tutto sull’estero. Sfruttiamo anche una congiuntura positiva rispetto ai nostri competitor: le crisi nel Mediterraneo ci avvantaggiano. Pensi che un piccolo paese come Israele, che produce grandi flussi turistici, quest’estate era rimasto senza destinazioni nel Mediterraneo, e i due maggiori tour operator hanno scelto la Puglia, con ottimi risultati: il volo su Brindisi è stato confermato anche per il prossimo anno. Un terzo fattore determinante sono stati i feedback positivi: la comunicazione dei turisti che tornano a casa e parlano bene della Puglia sui social network o ai loro conoscenti».

Siamo migliorati tanto, ma tanto ancora c’è da fare nei servizi al turista. Non crede?

«Concordo. Fortunatamente però siamo percepiti come meta mediterranea, e per questo motivo il turista non si attende di trovare da noi una organizzazione scandinava. Però lo spirito di comunità, il senso di ospitalità, ancorché non organizzata, e la nostra enogastronomia, giocano a nostro favore come valori aggiunti».

A cosa sta lavorando ora Puglia Promozione?

«A fine ottobre avremo una grande borsa, si chiamerà “Buy Puglia” e si svolgerà qui in Fiera del Levante, con circa 200 buyers già accreditati da mezzo mondo e sei educational su tutto il territorio regionale: saranno delle vere e proprie travel experience. E poi stiamo lavorando sul one-to-one ad una promozione commerciale dei week-end nelle città d’arte nel periodo autunno-inverno. Infine stiamo lavorando molto sulla organizzazione del prodotto business, con epicentro Bari e Lecce, cercando di aggregare gli operatori per dar vita ad una azione promo-commerciale coordinata».

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