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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Serbatoio Gnl, la politica contro Edison: "La partita non è ancora chiusa"

Opposizione compatta: "Comunità brindisina pesantemente offesa dal manager di una grande società". Forte presa di posizione anche di Ercole Saponaro (Lega)

BRINDISI - La politica brindisina si schiera contro Edison. I partiti di opposizione, in un comunicato congiunto, criticano Fabrizio Mattana, amministratore unico di "Deposito Gnl Brindisi", per la nota con cui, in risposta al Consorzio Asi, ha ribadito il pieno diritto della società ad avviare i lavori per la realizzazione del deposito di Gnl nell'area di costa Morena Est. Sul fronte della maggioranza, al momento si registra una presa di posizione contro Edison solo da parte di Ercole Saponaro, capogruppo della Lega.

L'opposizione

I gruppi di minoranza (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Impegno per Brindisi, Uguaglianza cittadina, Movimento Regione Salento, Brindisi Bene Comune-Alleanza Verdi Sinistra, Attiva Brindisi) denunciano: “Ancora una volta la comunità brindisina viene pesantemente offesa dal manager di una grande società come può essere considerata Edison”. Il riferimento è alla nota a firma di Fabrizio Matana. 

Fabrizio Mattana, Edison-2

“Considerare ‘non applicabile’ la distanza minima di 30 metri tra il fascio di binari che attraversa i piazzali di Costa Morena ed il confine del deposito di Gnl – attacca l’opposizione - significa chiaramente non tenere in alcuna considerazione dubbi e perplessità del Consorzio Asi, così come del consiglio comunale di Brindisi che sull’argomento ha deliberato in maniera unanime”. 

“Chiedere che si rispettino i termini più ampi previsti dal decreto del presidente della Repubblica 753/1980 - si legge nel comunicato congiunto - significa assicurare alla popolazione garanzie indispensabili per la sicurezza, anche in considerazione della presenza in zona di altri impianti ad elevato rischio di incidente rilevante. Ed evidentemente è stato dello stesso avviso il Comitato tecnico regionale che sul punto non ha inteso derogare ed ha rimandato tutto all’Asi, che ha ribadito la propria posizione, e all’Autorità di sistema portuale per un approfondimento normativo”.

“Naturalmente – insistono i consiglieri di opposizione - non basta gridare ai quattro venti che quel deposito ha un valore strategico per il Paese. Qualcuno si assuma, infatti, la responsabilità di averlo progettato su un sito assolutamente non idoneo e che, peraltro, rischia di determinare gravissimi danni anche ai traffici portuali di cui, in questo particolare momento storico, l’economia brindisina non può fare a meno”.

“Brindisi, pertanto, non considera in alcun modo chiusa la partita, partendo dal dato che si è definitivamente chiusa la pagina che vedeva questa città sottomessa alla grande industria, a tal punto da rinunciare a garanzie ambientali e per l’incolumità dei cittadini. Al dottor Mattana, invece – conclude l’opposizione - consigliamo di lasciar perdere le sirene di chi considera ‘un bastone tra le ruote’ chiunque la pensa diversamente e di avere maggiore rispetto di Brindisi e dei suoi cittadini”.

La Lega

Duro anche il capogruppo della Lega, Ercole Saponaro. “Il problema non è l'Impianto di Edison – sostiene Saponaro - ma l'atteggiamento, l'arroganza di un gruppo di potere che si è costituito e che intende realizzare un Impianto di rigassificazione senza aver seguito l'iter autorizzativo previsto per questo tipo di Impianti”. 

Ercole Saponaro-4

“La città, i cittadini di Brindisi – si chiede Saponaro - possono ancora una volta subire volontà di altri nel solo credo dell'affare, del profitto, di apparati che operano per soli interessi particolari e personali? Il profitto può vincere sul diritto di difesa del proprio territorio? Tutte le forze politiche e sociali unite nell'unico interesse dei nostri cittadini, dei nostri giovani, sono chiamate a combattere questa battaglia di libertà. Siamo convinti che questa vicenda non sia ancora finita”.

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