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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Edison risponde al consorzio Asi: "Pieno diritto a procedere con i lavori"

La società respinge i rilievi dell'ente sulla distanza fra il serbatoio di gnl e la rete ferroviaria: "Non applicabile l’articolo 49 del Dpr 753/1980". Ma le associazioni non ci stanno

BRINDISI - La questione della distanza dai binari non si pone. Entro il prossimo 22 marzo Edison può procedere con i lavoratori per la realizzazione del serbatoio. Questi, in estrema sintesi, i concetti fissati dall’amministratore unico del “Deposito Gnl Brindisi Srl”, Fabrizio Mattana, in una nota indirizzata al Consorzio Asi di Brindisi e per conoscenza a tutti gli altri enti coinvolti nell’iter autorizzativo del progetto riguardante il deposito di Gnl nell’area di Costa Morena Esta.

Nei giorni scorsi il Consorzio aveva nuovamente sollevato il tema della distanza minima di 30 metri che dovrebbe intercorrere fra l’impianto e la rete ferroviaria. Ma secondo Edison si tratta di una distanza “non applicabile”, in quanto l’articolo 49 del Dpr 753/1980 richiamato dall’ente, è riferito solo alle "’linee ferroviarie’, ossia i binari di circolazione della rete nazionale e non invece i binari di manovra portuali”.

“Tale conclusione – si legge nella nota - non contestata da Asi in sede di conferenza di servizi, è stata accolta nel decreto di autorizzazione del deposito (rilasciato dai ministeri competenti il 10 agosto 2022, ndr)”. La società ribadisce che il progetto prevede il rispetto di una distanza di cinque metri tra il deposito e il raccordo ferroviario.

Edison fa inoltre riferimento al nulla osta di fattibilità rilasciato lo scorso 20 dicembre dal Comitato tecnico regionale, che “non ha ritenuto necessario prescrivere, ai fini della sicurezza, il rispetto di distanze superiori a quelle previste nel progetto autorizzato con il decreto del 10 agosto 2022”.

Alla stessa conclusione (ossia l’inapplicabilità del Dpr 753/1980) è giunta anche L’autorità di sistema portuale, “cui spetta il compito di vigilare sul rispetto delle norme e delle prescrizioni inerenti al tema delle distanze dal raccordo particolare”.

Infine viene citata anche la lettera del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica dello scorso 22 novembre, che “dopo avere ribadito la strategicità del deposito di Brindisi ai fini degli obiettivi del Quadro strategico nazionale Gnl, ha dichiarato di condividere pienamente le argomentazioni prospettate dall'Autorità, confermando quindi definitivamente la correttezza della conclusione già recepita nel decreto di autorizzazione e nel progetto autorizzato”.

La lotta degli ambientalisti

Per Edison, insomma, la partita è chiusa. L’azienda la scorsa settimana ha avviato le attività propedeutiche e preliminari alla realizzazione del serbatoio, previa comunicazione di inizio lavori (Cila) inoltrata dal Comune di Brindisi. Per gli ambientalisti, però, il progetto può essere ancora stoppato. La mobilitazione prosegue infatti con due manifestazioni che sabato prossimo (20 gennaio). La prima alle ore 10 su iniziativa delle associazioni e della Cgil. La seconda alle ore 17, promossa dal comitato "Liberi cittadini". “L’inserimento della torcia alta 45 metri e la decisione di collegare il deposito alla rete del gas - sostiene il comitato dei Liberi cittadini - lo fanno diventare un rigassificatore, cosa diversa dall’inizio tanto da doverlo sottoporre obbligatoriamente a Via".

Il giorno prima (venerdì 19 gennaio), sempre in piazza Vittoria, a partire dalle ore 17.30, le associazioni ambientaliste e la Cgil danno appuntamento per sostenere la raccolta firme sullo “stop al bombolone” e su “Brindisi porta d’Oriente”. “Occorre un moto d'orgoglio - si legge nel comunicato delle associazioni - contro la realizzazione del terminale di rigassificazione che rappresenta la pietra tombale sullo sviluppo dell'infrastruttura più importante del territorio condannandolo a diventare una stazione di servizio e precludendo attività che realmente potrebbero portare sviluppo come la trasformazione del porto in una Piattaforma logistica del Mediterraneo, la cantieristica ecc”.

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